Autore Redazione
sabato
30 Luglio 2016
22:00
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Eventi - Alessandria

Pyramid Summer Festival: un party all’ombra della piramide di Marengo a suon di ska, reggae, hip hop e dub

Pyramid Summer Festival: un party all’ombra della piramide di Marengo a suon di ska, reggae, hip hop e dub

SPINETTA MARENGO – Cala il sole si accende la festa. All’ombra della piramide del suggestivo Parco di Marengo risuona la musica firmata “Pyramid Summer Festival”.

Una manifestazione dalle variegate sfaccettature alla sua prima edizione che domenica 31 luglio trasformerà la grande area verde, dove nel 1800 ebbe luogo la celebre battaglia di Marengo, in un grande palcoscenico a cielo aperto, sotto il cielo stellato. L’evento, scandito dal ritmo vertiginoso delle note, vedrà protagonista indiscussa la musica dallo ska all’ hip hop, dal reggae al reggaemuffin fino alla dancehall e alla dub con dj set e live music davvero sensazionali.

Momento clou della giornata sarà il concerto live del gruppo ska internazionale The Skatalites, preceduto da sei sound che si alterneranno durante lo svolgimento delle attività pomeridiane, e seguito dagli ultimi tre dj set. I nove sound infiammeranno l’atmosfera di festa, apriranno il concerto dei pionieri della musica ska per eccellenza: The Skatalites vengono infatti ricordati per aver creato il primo vero suono jamaicano, lo Ska, che affonda le radici nel loro stesso nome. Fondato nel 1963, il loro lungo percorso musicale li porta ad essere ancora oggi uno dei gruppi più longevi della musica jamaicana e non.

Ma non è tutto. Il Pyramid Summer Festival, infatti, oltre a dedicare a partire dalle 21 fino a tarda notte, ampio spazio a suoni, gruppi e dj, sarà anche un evento al passo coi tempi, che si articolerà fin dal pomeriggio, dalle 15, in una serie di iniziative, attività e intrettenimenti rivolte ad adulti e bambini. Proprio la creatività e il relax saranno il minimo comune denominatore alla base delle attività presenti, quali pratica di meditazione yoga, la condivisione dei segreti dell’arte della  giocoleria, fino ad arrivare ad un laboratorio musicale rivolto ai bambini. Non mancherà, inoltre un’area ristoro ad allietare il palato del pubblico a suon di delizie.

Ecco il programma musicale della giornata:

– Afternoon Session
Natty Roots Alessandria; Daniele Duert Favata; Felizzano Burning Crew; Mr. Teo; Fanatics Crew Sound System; Sensi Star

– Afterparty
One Hertz; Marco Dread outta Madò Che Crew Hi Fi; Groove Yard Sound

La musica degli Skatalites è senza ombra di dubbio la rappresentazione più longeva del dub, rock, ska jamaicano. Attivi dagli inizi dei ’60 il loro sound ha influenzato parecchie generazioni di artisti: ascoltando gruppi storici come The Clash, The Specials e The Police ma anche formazioni più recenti come No Doubt e Sublime è innegabile quanto queste proposte siano debitrici al sound di Lester Sterling e compagni.

Partiti come una vera e propria “all star band” (che riuniva il meglio della scena jamaicana Jazz, Calypso, Boogie-Woogie Blues di inizi anni ’50) danno alle stampe nel 1964 il loro debut album “Ska Authentic” per poi fermarsi un anno dopo. Si riuniranno e rifermeranno nuovamente tra il 1974 e il 1988.

Il 1989 segnerà la reunion definitiva e tutt’ora restano una vera istituzione dello ska mondiale portando il loro sound sui palchi più importanti di tutto il mondo; hanno all’attivo anche moltissime collaborazioni (su tutte quella con Terry Hall e U-Roy in “Never Grow Old” incluso nell’album “True Love” dei Toots and The Maytals che vince un Grammy nel 2004) e il loro singolo più famoso, “Guns of Navarone” (uscito nel 1965 per Island Record), resta tutt’ora il pezzo ska che ha venduto di più nella storia della musica.

Se poi aggiungiamo a tutto questo il fatto che i The Skatalites hanno accompagnato alcuni dei più grandi artisti jamaicani dell’epoca come Toots and The Maytals, Prince Buster e “The Wailing Wailers” con Bob Marley, Peter Tosh e Bunny Wailer ecco che la “leggenda è servita”.

Anche il loro impegno nel sociale è grande, la dimostrazione lampante è il contributo dato alla compilation di raccolta fondi per le vittime dell’ uragano Katrina (uscita nel 2007) con la canzone “Be My Guest”, scritta a quattro mani con Ben Harper che ha prestato la sua voce al pezzo.

Con più di venti album ufficiali, bootlegs, compilations e featurings sono ancora oggi mossi da un solo motto, coniato dall’indimenticato fondatore Tommy McCook più di cinquanta anni fa e che vale ancora oggi per ogni show suonato dal leggendario combo: “We hope you enjoy listening to our music as much as we enjoy performing it for you!”

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