Autore Redazione
giovedì
8 Settembre 2016
22:13
Condividi
Cronaca - Alessandria

All’ospedale di Alessandria asportate due cisti record da 60 e 55 chili

All’ospedale di Alessandria asportate due cisti record da 60 e 55 chili

ALESSANDRIA – In 30 anni sono stati segnalati circa 40 casi di cisti giganti e negli ultimi mesi anche Alessandria ha registrato due casi imponenti di questa patologia. Due pazienti, ha raccontato la dottoressa Oria Trifoglio, hanno subito l’asportazione di masse di 60 e 55 chili che avevano compromesso seriamente la vita delle due donne. Una delle cisti è addirittura arrivata a raggiungere il diametro di un metro.

“Lo sviluppo di queste patologie è molto lento – ha raccontato Oria Trifoglio, direttore responsabile reparto Ginecologia dell’Ospedale di Alessandria. Nei due casi da noi riscontrati le pazienti avevano addomi enormi, difficoltà di deambulazione, problemi nel respiro, tutto questo per aver trascurato il problema e per aver negato la malattia. Purtroppo succede. Il problema è che in situazioni di questo tipo, otre alla situazione chirurgica anche l’aspetto anestesiologico diventa complesso”.

Eppure la cisti gigante è una patologia che ha registrato casi ancora più eclatanti. In Giappone a una donna è stata asportata una massa da 130 chili. Solitamente le più piccole pesano sui 40 chili. “Gli interventi operati dal nostro staff – ha spiegato Oria Trifoglio – hanno consentito di togliere due cisti da 55 e 60 chili. Per dare un quadro della situazione le nostre pazienti pesavano all’ingresso, in sala operatoria, circa 120 e 130 chili e sono passate a 53 e 55 chili in quindici giorni. Quindi pensate al volume della massa che abbiamo asportato”.

“È evidente che queste cisti hanno una diagnosi facile per le dimensioni. Il problema vero di diagnostica riguarda le cisti normali che possono essere benigne ma anche neoplasie delle ovaie. Quindi è molto importante avere come supporto il laboratorio, la radiodiagnostica, per poter decidere la tipologia dell’intervento e portare la paziente in sala con una diagnosi più precisa possibile in maniera da offrire l’intervento più adatto alla patologia.”

Per affrontare questi nomi, per la seconda volta le Strutture di Gi­necologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e del presidio Ospedaliero di Casale afferente all’ASL AL hanno organizzato, fino alle 18 di oggi, al Santuario di Crea, un in­contro AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) con autorevoli specialisti regionali, che rappresenta l’espressione concreta della collaborazione tra le due strutture.“Il convegno propone la presentazione dello stato dell’arte attuale nell’ambito della patologia cistica, alla luce, anche, di nuovi test diagnostici, di nuove molecole terapeutiche, di nuove tecniche chirurgi­che. Molto spesso in Ginecologia ci troviamo ad affrontare la patologia cisti­ca che ci pone sempre di fronte al dilem­ma se si tratti di una patologia benigna o maligna e di decidere quale sia la miglio­re strategia terapeutica per quella don­na. A tutt’oggi disponiamo di un imaging sempre migliore, di un laboratorio clinico che ci può aiutare nella diagnosi ma, purtroppo, talvolta in sala operatoria, incontriamo una patologia border-line o maligna, non diagnosticata”. All’iniziativa parteciperà anche Fabio Landoni, ginecologo dell’Istituto Oncologico di Milano, per un approfondimento sulla chirurgia oncologica open e robotica. Oria Trifoglio, insieme all’anestesista Maria Grazia Garlasco, presenterà i due casi di cisti “giganti” trattate presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

Condividi