Autore Redazione
domenica
11 Febbraio 2024
05:52
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Le nuove uscite in libreria: dalla storia di Pozzetto a “una società indifferente”

Le nuove uscite in libreria: dalla storia di Pozzetto a “una società indifferente”

RADIO GOLD – Ecco alcune delle nuove uscite in libreria questa settimana. Di seguito i titoli che consigliamo:

Noi vogliamo tutto. Cronache da una società indifferente‘ (Feltrinelli), di Flavia Carlini

Cosa significa abitare un Paese dove i diritti non vengono rispettati? Cosa significa abitare uno Stato che si racconta come il più civile tra gli altri? Cosa significa essere una donna oggi? Che ruolo gioca l’informazione in questo contesto? Tutte quelle che leggerete in queste pagine sono storie vere. Storie di corpi schiacciati da altri corpi. Storie di persone violate, spaventate, silenziate, storie riportate in vita senza finzioni con lo scopo di rivelare la quotidianità di un sistema di dominio costruito sulla paura.

Noi vogliamo tutto attraversa gli abusi sul luogo di lavoro e la violenza medica, l’indifferenza e la responsabilità. Flavia Carlini racconta in modo chiaro e accessibile ciò che il mondo dell’informazione tace e, dati alla mano, dimostra come le storie individuali rappresentino condizioni di vita collettiva. Rabbia e consapevolezza assumono in questo testo una nuova centralità, e diventano il potentissimo veicolo di riscoperta della collettività. Una rabbia endemica scorre tra di noi come un liquido mentre, sopra le nostre teste, si agita una sensazione di futuro e cambiamento.

Iron Flame‘ (Sperling & Kupfer), di Rebecca Yarros

Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite.

Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama. Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.

‘La strategia dell’anima’ (Jaca Book), di Carlo Sini

Siamo a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta. La situazione politica e sociale in Italia è gravissima, la cultura accademica e non è chiamata a prendere posizione di fronte alla violenza dilagante. È in quella temperie che Carlo Sini comincia a elaborare la “strategia dell’anima” che intende come la comune posta in gioco della “storia della metafisica”, dello scientismo, dello storicismo “obiettivistico” e dello psicologismo, nonché del nichilismo dell’Occidente moderno, le cui manifestazioni culminanti sono la “domesticazione del segno”, la “pubblicità della ragione” e l’”informazione” di massa. Nichilismo operante allo stesso modo nella sua versione nostalgico-reazionaria e in quella progressivo-rivoluzionaria.

“In varie occasioni mi è capitato di dire che il lavoro dei filosofi non produce propriamente opere come invece accade per gli scrittori e poeti. Per altro verso invece scegliere quegli scritti che si ritengono degni di una nuova collocazione induce l’autore a chiedersi che cosa meriti di essere salvato e cosa no”.

Morte nel chiostro‘ (La nave di Teseo), di Marcello Simoni

Città di Ferrara, ottobre 1187. Mentre il popolo si assiepa intorno alla grande cattedrale per assistere alle esequie di papa Urbano III, tre uomini avvolti in mantelli da pellegrini discutono sulla necessità di ritrovare una preziosa reliquia sparita dai forzieri del pontefice subito dopo il suo decesso.

Il giorno dopo, in una selva al confine dei sobborghi cittadini, una monaca viene trovata impiccata nel chiostro del monastero femminile di San Lazzaro. Benché sembri trattarsi di un suicidio, due consorelle della defunta sospettano che quella tragica morte sia collegata a un intrigo ordito al di fuori del convento. La prima è Engilbera di Villers, la sapiente badessa dedita a completare un trattato sulle piante velenose lasciatole in eredità dalla sua venerabile maestra, Ildegarda di Bingen. La seconda è Beatrice de’ Marcheselli, una giovane vedova entrata come novizia a San Lazzaro per sfuggire alle attenzioni del cognato, che la vorrebbe prendere in sposa per appropriarsi della sua dote.

Scavando nei segreti della loro defunta consorella, le due monache scopriranno un inaspettato legame con la morte di papa Urbano e con la sparizione di una misteriosa reliquia proveniente da San Giovanni d’Acri. Una reliquia che sembra aver lasciato dietro di sé una scia di delitti.

La casa di fiamma e ombra. Crescent City‘ (Mondadori), di Sarah J. Mass

Bryce Quinlan non si sarebbe mai aspettata di vedere un mondo diverso da Midgard ma, ora che è successo, l’unica cosa che vuole è tornare indietro. Tutto ciò che ama è lì: la sua famiglia, i suoi amici, il suo compagno. Bloccata in un luogo spaventoso e a lei sconosciuto, avrà bisogno di tutto il suo ingegno per riuscire a tornare a casa. E non è un’impresa facile dal momento che Bryce non ha la più pallida idea di chi potersi fidare.

Hunt Athalar si è trovato in molte situazioni difficilissime nella sua vita, ma questa potrebbe essere la più complicata di sempre. Dopo alcuni mesi in cui ha avuto tutto ciò che desiderava, si trova di nuovo nelle prigioni degli Asteri, privato della sua libertà e senza alcun indizio sul destino di Bryce. Vuole disperatamente aiutarla ma, finché non riuscirà a sfuggire agli Asteri, ha le mani letteralmente legate. Il mondo di Bryce e Hunt è sull’orlo del collasso, e il suo futuro poggia sulle loro spalle.

La prigione‘ (Adelphi), di Georges Simenon

Ad Alain Poitaud, direttore appena trentaduenne di un settimanale di enorme successo, bastano poche ore per smettere di essere l’uomo che è stato e “diventare un altro”. Accade in una piovosa sera di ottobre, allorché, tornando a casa per cambiarsi in vista di una cena in compagnia della moglie Jacqueline e della piccola corte di cui è solito circondarsi, trova ad aspettarlo davanti al portone un ispettore della Polizia giudiziaria.

Poco dopo, al Quai des Orfèvres, si sentirà dire che Jacqueline ha ucciso la sorella minore, Adrienne, con un colpo di pistola, chiudendosi poi in un mutismo assoluto. La stampa ci metterà poco a scoprire che con Adrienne, per parecchi anni, Alain è andato a letto regolarmente, e parlerà di “dramma della gelosia”, ma lui – l’uomo cinico, superficiale, mondano, il donnaiolo incallito sempre pronto a fare dell’ironia – comincerà a chiedersi quale sia stato il vero motivo di quel gesto. E mentre la polizia conduce la sua indagine, si interrogherà su quella giovane donna accondiscendente e discreta (tanto che fin dall’inizio l’ha chiamata Micetta), che ha sposato quasi per gioco, che gli è sempre stata accanto senza chiedere niente – ma, soprattutto, in un crescendo di smarrimento e di angoscia, si interrogherà su se stesso.

Il collezionista‘ (HarperCollins Italia), di Daniel Silva

All’indomani del gala annuale della Venice Preservation Society, il restauratore e leggendaria spia Gabriel Allon entra nel suo caffè preferito sull’isola di Murano e trova ad attenderlo il generale Cesare Ferrari, a capo del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale. Ad Amalfi, nella villa di un magnate sudafricano recentemente assassinato, è stato scoperto un caveau segreto contenente una cornice e un telaio vuoti che corrispondono alle dimensioni del Concerto a tre di Johannes Vermeer, una delle tredici opere d’arte rubate nel 1990 all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. E chi meglio di Allon sarebbe in grado di rintracciare il quadro prima che se ne perdano le tracce?

Con l’aiuto di un’improbabile alleata, una hacker e ladra professionista danese, Allon scopre che il dipinto è al centro di un affare illecito da un miliardo di dollari che coinvolge un uomo chiamato il Collezionista, un dirigente petrolifero che ha stretti rapporti con i più alti livelli del potere russo. Non solo, il capolavoro scomparso è il perno di una cospirazione che potrebbe precipitare il mondo in un conflitto di proporzioni apocalittiche. Ma per sventare il complotto, Allon deve portare a termine a sua volta un audace furto, un furto che potrebbe costare milioni di vite.

Il maestro dei sogni‘ (Longanesi), di Marco De Franchi

Esistono incubi travestiti da sogni. E qualcuno li sta trasformando in realtà. Qualcuno che deve essere fermato prima che uccida di nuovo. Valentina Medici, giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, sta per lasciare tutto. L’ultima indagine che ha diretto l’ha ferita, nel corpo e nell’anima, in modo irrimediabile. Ma proprio quando sta per riconsegnare il distintivo, l’Europol la contatta per offrirle un incarico internazionale: dare la caccia alla donna che le ha rovinato la vita e fermare una pericolosa rete di criminali. Valentina accetta e si trova presto a sprofondare in un gorgo oscuro di violenza e follia.

Un assassino seriale è all’opera e i suoi omicidi sono tanto efferati quanto spettacolari. Le vittime non sembrano avere niente in comune. Eppure in qualche modo tutto gravita attorno alla mente. Nel tentativo di andare a fondo dell’indagine e, allo stesso tempo, di riemergere dai propri incubi, Valentina sarà costretta a riallacciare legami che sperava sepolti nel suo passato. Per affrontare i demoni che operano nel mondo, Valentina dovrà sconfiggere i propri demoni interiori. E pagare un prezzo altissimo.

Ne uccide più la gola che la sciarpa. La mia storia‘ (Rizzoli), di Renato Pozzetto

Renato Pozzetto si racconta per la prima volta in un’originale autobiografia colma di ricordi, incontri decisivi, aneddoti esilaranti. A fare da sfondo, o forse sarebbe meglio dire da spalla, alle avventure rocambolesche di un ragazzo di campagna che nel dopoguerra torna in città c’è immancabilmente lei: la Milano dei locali off, del Bar Gattullo, del “Dogui” e dell’Ufficio Facce; delle osterie e dei circoli operai, dell’Oca d’Oro con gli anarchici ad affettar salame e le canzoni della mala; della galleria d’arte notturna La Muffola da cui sono passati Lucio Fontana e Piero Manzoni; del Cab 64 e del Derby dove con Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Bruno Lauzi e tanti altri ha trovato casa tutto quel fermento surreale e giocoso del teatro-canzone che avrebbe fatto scuola.

La Milano in cui due amici d’infanzia cominciano a suonare la chitarra e a cantare le canzoni popolari, danno vita al duo comico “Cochi e Renato” e portano quel surrealismo e quella vitalità dai cabaret alla tv, diventando una coppia indimenticabile. Separata – mai del tutto – dal clamoroso esordio di Pozzetto in Per amare Ofelia, l’inizio di una lunga e fortunata carriera cinematografica che lo porterà negli anni Ottanta a scrivere pagine di storia della commedia all’italiana. Ne uccide più la gola che la sciarpa è tutto questo e molto altro ancora: la passione per le automobili, gli elicotteri, le corse di F1. Cibo e vino, il Po da percorrere e ripercorrere in barca, gli affetti famigliari, registi grandi e piccoli, partner memorabili dentro e fuori dal set.

Bambini lupo‘ (Giunti), di Vera Buck

Il piccolo insediamento di Jakobsleiter non compare su nessuna mappa e i suoi abitanti raramente scendono a valle. Qui si vive secondo i dettami del vento, della pioggia e delle stagioni, a stretto contatto con gli animali e rifuggendo qualsiasi tipo di modernità. È un luogo governato dalle leggi della natura: dure e spietate, ma coerenti. Almeno così è sempre sembrato a Jesse, che è nato lì. A lui e agli altri bambini è stato insegnato che tutto ciò che è cattivo vive in città. Ma la sua amica Rebekka non ci crede e sta cercando un modo per lasciare il villaggio una volta per tutte. Finché un giorno scompare. E non è l’unica.

Negli ultimi anni sono state diverse le donne sparite senza lasciare traccia. Eppure solo la giovane giornalista Smilla è convinta che in quelle zone si aggiri un serial killer, forse lo stesso che dieci anni prima le ha portato via la sua migliore amica. Ben presto, però, si diffondono voci che fanno ricadere i sospetti sugli abitanti della isolata comunità montana. Qual è il mistero che si cela dietro Jakobsleiter? Che cosa lega queste sparizioni? Può una bugia, una volta raccontata, diventare la verità?

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