Autore Redazione
martedì
19 Dicembre 2017
15:34
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Cronaca - Alessandria

Non Una di Meno dopo il servizio delle Iene: “Siamo tutte bastarde”

Duro comunicato del collettivo alessandrino contro il produttore televisivo di Alessandria smascherato dalla trasmissione di Italia 1.
Non Una di Meno dopo il servizio delle Iene: “Siamo tutte bastarde”

ALESSANDRIA – La sezione alessandrina del collettivo “Non Una di Meno” ha commentato il servizio trasmesso domenica dal programma le Iene che domenica sera ha raccontato i colloqui di lavoro “hard” di un imprenditore e produttore televisivo di Alessandria.

Cambiano i nomi e le coordinate geografiche. Da Hollywood ad Alessandria c’è anche una differenza abissale delle promesse o prospettive di carriera su cui si fa leva. A guardare bene, però, Harvey Weinstein, l’imprenditore alessandrino e molti altri figli, ancora senza nome, di questa società machista e patriarcale una cosa in comune ce l’hanno: il modo di agire. Da una parte della scrivania c’è un uomo che sfrutta la sua posizione di potere per ottenere prestazioni sessuali, dall’altra c’è una donna entrata in un ufficio come candidata ad un posto di lavoro che finisce per uscirne umiliata da quelle proposte o, peggio, vittima di una violenza sessuale. Sappiamo molto bene da che parte stare, sempre. Indipendentemente dal tipo di annuncio di lavoro, dalla scaltrezza o dall’ingenuità di chi a quell’annuncio risponde.”

Sappiamo anche molto bene che ci troviamo ancora di fronte alla punta di un iceberg, alla forma più disgustosa e scioccante della violenza di genere che, quotidianamente, si consuma nei luoghi di lavoro.”

Non Una di Meno sostiene anche che “violenza sia anche dover mentire sulla propria situazione abitativa e sentimentale, dover discutere in fase di colloquio dei propri progetti di vita privata e della volontà o meno di diventare madri.

Crediamo che avere un salario inferiore a quello del collega uomo che ricopre la stessa posizione in azienda sia umiliante quanto una mano sulla coscia.

Crediamo anche che rispondere ad un annuncio di lavoro come hostess, presentatrice televisiva, fotomodella o attrice non significhi rendersi più disponibili di altre a scendere a compromessi. Sui nostri corpi decidiamo noi, anche quando si tratta di utilizzare la propria immagine per guadagnare uno stipendio.”

Con questo comunicato Non Una di Meno non intende però puntare il dito contro quell’imprenditore: “la nostra voce, oggi, si leva chiara al di sopra di ogni linciaggio mediatico per urlare contro tutti gli uomini che si sentono autorizzati ad abusare del loro potere nei confronti di un’altra persona sulla base del suo genere. Alziamo la voce per dire a tutte le donne che se quelle che denunciano le molestie sul lavoro “sono bastarde”, allora siamo tutte bastarde. Nessuna, in quegli uffici, verrà più lasciata sola.”

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