Autore Redazione
venerdì
25 Gennaio 2019
06:00
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Cronaca - Alessandria

“Aral si salverà da sola”: previsti 30 milioni di utili in 5 anni

L'annuncio del sindaco di Alessandria Cuttica e dell'assessore all'Ambiente Borasio dopo il sì della giunta al terzo atto di indirizzo sulla partecipata addetta al trattamento rifiuti.
“Aral si salverà da sola”: previsti 30 milioni di utili in 5 anni

ALESSANDRIA – Dopo tre mesi di lavoro “pancia a terra” del nuovo cda e del nuovo presidente, i dubbi sul futuro di Aral sembrano diradarsi. La partecipata addetta al trattamento rifiuti del Comune di Alessandria è destinata a ripartire col piede giusto e con numeri incoraggianti. La cessione del 2% delle quote ad Amiu Genova, sprovvista di un impianto di trattamento, permetterà di lavorare “in house” con la partecipata ligure. Previsti ben 6 milioni di euro di utile all’anno fino al 2023, pari a 30 milioni totali, una cifra più che sufficiente a saldare i circa 23 milioni di debiti. “Saranno pagati all’80% ma è una percentuale che si potrà alzare” ha precisato il presidente Angelo Marengo. Sono invece 7 i milioni di investimenti annui ipotizzati per il prossimo lustro, destinati in particolare a un aggiornamento degli impianti.

Soddisfatti il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco e l’assessore all’Ambiente Paolo Borasio che, insieme al nuovo presidente Angelo Marengo, hanno annunciato queste novità dopo il sì della giunta al terzo atto di indirizzo su Aral, destinato a essere discusso già nel prossimo consiglio comunale di martedì sera. I tempi sono serrati: entro il 22 febbraio, giorno dell’udienza in Tribunale, occorrerà infatti depositare il piano di concordato.

Queste previsioni sono basate su dati certi, visto che il contratto quinquennale con Amiu Genova è già stato firmato (lo scorso 20 dicembre, ndr)” ha precisato l’assessore Borasio “si tratta di stime molto realistiche”.

La gestione del presidente Marengo, definita da lui stesso, “come quella di un buon padre di famiglia, senza lussi”, ha permesso ad Aral di poter tornare a lavorare al massimo delle proprie potenzialità, con circa 140 mila tonnellate di rifiuti da trattare. “Quando ho iniziato, lo scorso 10 ottobre, l’azienda era piena di rifiuti, l’impianto non era operativo” ha detto Marengo “Serviva un elettroshock. Devo ringraziare l’amministrazione comunale che mi ha dato degli input chiari. Abbiamo liberato gli impianti, realizzando una vasca di emergenza”.

Marengo si è trovato a dover gestire un patrimonio netto negativo di 11 milioni di euro:Più di 4 milioni derivanti dalla perdita di esercizio del 2018, 1 di perdita di esercizio 2017 e circa 7 milioni di euro di svalutazioni” ha ricordato il nuovo presidente di Aral.

Scongiurato anche il rischio esuberi, con gli undici posti di lavoro ora al sicuro. Tra questi, quattro o cinque persone svolgeranno quei compiti che prima venivano affidati a un soggetto esterno.

Abbiamo già provveduto a tagliare 400 mila euro all’anno di commesse” ha annunciato il presidente Marengo “oltre ad aver trasformato parte del debito che abbiamo verso i fornitori nella cosiddetta finanza partecipata: il diritto cioè di partecipare agli utili. Questa azienda, se gestita bene, non può far altro che creare utili”.

“Stiamo attraversando la seconda fase di una vicenda molto complessa” ha ricordato il sindaco Cuttica di Revigliasco “dopo che l’ex prefetto Giachetti ha riequilibrato la situazione dal punto di vista giuridico occorreva prendere in mano l’azienda dal punto di vista tecnico-operativo. Così ha fatto il presidente Marengo, al quale abbiamo semplicemente detto di agire per il bene dell’azienda. Insieme al buco nero nei conti sono emerse infatti delle potenzialità importanti da poter valorizzare. Quasi sicuramente, quindi, Aral si potrà salvare da sola, senza l’ipotizzato intervento di altre partecipate del Comune (Amag Ambiente, ndr). Vedo per il futuro una prospettiva rosea. Ringrazio tutti per l’importante lavoro corale svolto. È stato fondamentale l’ingresso di Amiu Genova che afferiva i rifiuti negli impianti Aral: ora il trattamento spetterà alla stessa Aral che poi li riconsegnerà all’impianto genovese di Scarpino per lo smaltimento”.

Cedere il nostro 2% delle quote ad Amiu Genova, per 7700 euro come prevede il valore nominale delle azioni, ci permette di ottenere il massimo risultato col minimo sforzoha aggiunto l’assessore all’Ambiente Paolo Borasio “non si tratta di una operazione speculativa. Se poi in futuro Genova vorrà acquisire altre quote, il Comune di Alessandria si assicura delle potenziali entrate, visto che un’azienda in ripresa potrà mettere sicuramente sul mercato le proprie quote a un prezzo maggiore”.

Lo step successivo sarà una stretta sinergia con Amag Ambiente per ipotizzare investimenti mirati a organizzare un sistema coerente di raccolta rifiuti.Entro metà marzo ho dato mandato alla partecipata addetta al trasporto di ideare 4/5 progetti sui quali potersi confrontare con Aral” ha ricordato Borasio “saranno attivati dei tavoli tecnici per stabilire insieme ad Aral come agire e la stessa Aral potrà così prevedere degli investimenti per migliorare i propri impianti. Ho chiesto ad Amag Ambiente di poter assistere io stesso alla stesura di questi programmi. Voglio rendermi conto di persona di come tutto procede”. “E anche io sarò presente” ha aggiunto il sindaco Cuttica.

Infine un’altra buona notizia: già a febbraio Aral tornerà a ritirare i rifiuti ingombranti.

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