Autore Redazione
venerdì
31 Luglio 2020
01:16
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Cronaca - Alessandria

I consigli per affrontare nel modo migliore cammini ed escursioni

I consigli per affrontare nel modo migliore cammini ed escursioni

ITALIA – L’emergenza covid ma anche la voglia di natura sempre più forte dei cittadini sta dando una spinta notevole ai cammini e alle escursioni in Italia. Sempre più persone si armano di zaini e scarponcini per cominciare a camminare e mettere da parte le lunghe ore davanti a un monitor in ufficio. Per questo vi diamo alcuni consigli su come affrontare questo tipo di turismo slow. Cominciamo dalle scarpe, aspetto cruciale per non trasformare una vacanza o una gita in un incubo. Partendo dal presupposto che è essenziale provarle sempre perché ciascuno ha un piede differente, le scuole di pensiero sono due e si dividono tra quelli che preferiscono l’approccio classico, vale a dire gli scarponcini tradizionali, e chi invece preferisce le scarpe da trial running o hiking.

Visto che siamo in estate potete tranquillamente optare per una scarpa bassa e soprattutto traspirante. In questo senso il gore-tex, importante nei mesi freddi, in questo caso diventa meno rilevante a meno che non decidiate di percorrere tracciati piovosi o con corsi d’acqua visto. In tal caso avrete bisogno appunto di materiali impermeabili e il Gore-tex Extended Comfort (il più adatto per l’estate) può essere una soluzione. Vale invece sempre il discorso legato alla suola, che deve essere in grado di sopportare strade aspre e sconnesse. Nel periodo estivo la leggerezza della scarpa è un altro aspetto importante che riduce l’affaticamento soprattutto nel caso di cammini particolarmente lunghi. Va da sé infine che le scarpe devono proteggere adeguatamente la caviglia per evitare infortuni che rischierebbero di chiudere anzitempo la vostra avventura. Sappiate inoltre che le scarpe devono essere provate e pochi minuti non bastano a farsi un’idea precisa del confort. Una volta acquistato il vostro paio il consiglio che vi diamo è di testarlo per diversi chilometri. È bene ricordare inoltre che il minimo fastidio avvertito fin da subito si amplificherà strada facendo. Questa scelta quindi, è la più importante di tutte. Ecco qualche consiglio per farvi un’idea ma poi valutate in base alle vostre esperienze, alla conformazione del vostro piede e, lo ribadiamo, provatele e riprovatele prima di ripartire.

Sono delle buone scarpe le Salomon Speedcross 4  (Trial running) adatte anche in condizioni estreme e con molte valutazioni estremamente positive. Idonee a tutti i percorsi anche le Cmp Rigel o le Merrell Moab 2 Ventilator. Noi abbiamo provato le The North Face Truxel Mid, percorrendo la Magna via Francigena e sappiate che non abbiamo avuto alcun problema, e abbiamo i piedi delicati. Tuttavia a parte questi consigli rammentiamo il tema centrale, repetita iuvant: provate le scarpe prima di partire! Nonostante tutte le premure possibili naturalmente gli imprevisti possono accadere comunque e quindi le tanto temute vesciche rischiano di produrre conseguenze al di là di ogni accortezza. Cominciamo con lo sfatare un mito: usare ago e filo per curarle non è una buona idea. La procedura consiste nel far passare con un ago, nella vescica, un filo di cotone e lasciarlo all’interno per farla asciugare. Il rischio però è di esporre la parte del piede interessata a infezioni. Il sistema migliore è invece un  cerotto particolare che cura la vescica e allevia il dolore. Funziona davvero perché lo abbiamo testato, purtroppo, personalmente. Il cerotto si chiama Compeed e fa il suo lavoro egregiamente. Non abbiamo provato tutti gli altri cerotti similari e dal costo più basso ma sui piedi ribadiamo il concetto, non è il caso di lesinare. Per evitare comunque che le vesciche si formino vi suggeriamo di investire del denaro su buoni calzini antivesciche. Presentano protezioni nei punti di maggiore sfregamento e non hanno cuciture all’interno. I migliori inoltre sono conformati per il piede destro e sinistro. Altre soluzioni invitano all’utilizzo per esempio di creme o vaselina, valutate voi. Un altro consiglio invece è di far riposare il piede ogni 4 ore togliendo scarpe e calze durante per una breve pausa, permettendo al piede di rifiatare e asciugando l’umidità. Cosa da non fare assolutamente è bagnare il piede e lasciarlo umido perché peggiorereste la situazione.

Altro aspetto importante durante il vostro viaggio è lo zaino. Anche in questo caso avete l’imbarazzo della scelta. Comunque più il cammino è lungo e meno dovrà essere caricato lo zaino. Sembra un paradosso ma pensate a percorsi di 7-10 giorni e capirete che portare a lungo un fardello pesante rischia di diventare uno strazio. Uno degli aspetti da tenere in massima considerazione però è il contatto tra zaino e schiena: strutture in alluminio o in reticolati in tessuto aiutano a ridurre al massimo la sudorazione e sono un gran sollievo durante i cammini. Sono molte le marche che producono ottimi zaini come Salewa, Ferrino, e molti altri. Determinante poi ciò che metterete dentro (qui i consigli della Guardia di Finanza). Per cammini medio-lunghi riducete tutto all’osso e ricordate che il peso complessivo non deve superare il 10% del vostro peso. Inserite quindi due magliette tecniche  così che alla fine di ogni giornata potrete indossare una delle due dopo aver lavato l’altra che si asciugherà in breve tempo. In questo senso ricordate di mettere nello zaino 4-5 mollette (in plastica perché pesano meno) e uno spago che userete come stenditoio ovunque vi troviate. Per questo dovrete portarvi dietro un pezzo di sapone da bucato (un pezzo perché ogni grammo in più è inutile). Nella vostra casa mobile inserite poi dei pantaloncini corti quando finirete la giornata e dei sandali o infradito per il riposo. Poi una maglietta di cotone che userete come pigiama. Cruciale la borraccia, possibilmente termica, la cui capienza dipenderà dalla lunghezza delle singole tappe e dalla presenza delle fonti durante i singoli percorsi. Nello zaino inserite naturalmente tutto quello che vi serve per l’igiene personale, cercando di essere più spartani possibile, e un asciugamano in microfibra (più leggero e di veloce asciugatura). Può essere utile una crema che aiuti a superare l’affaticamento muscolare mentre non scordate farmaci da utilizzare in casi di dolori articolari. Tutto però dovrà essere estremamente essenziale. A seconda delle situazioni potrete portare con voi un sacco-lenzuolo o un sacco a pelo mentre non dovrete assolutamente dimenticare un powerbank portatile per il vostro smartphone. Se state preparando il vostro viaggio sicuramente vi sarete informati sui percorsi e nella maggior parte dei casi i cammini propongono utili applicazioni che illustrano il percorso. In questo modo eviterete di caricarvi di guide che rischiano di appesantirvi inutilmente. Ricordate infine che le cose più pesanti vanno in fondo per dare stabilità a tutto e che non ci devono essere squilibri che altrimenti pagherete con dolori alla schiena o alle gambe. Visto che le gambe saranno determinanti infine potrebbero essere utili i bastoncini, in grado di aiutarvi in particolare nelle discese, soprattutto se avete problemi alle ginocchia. Altro consiglio che ci sentiamo di darvi iniziate i vostri cammini con equilibrio, senza correre o bruciare le tappe, perché un affaticamento iniziale non si smaltirà strada facendo. Allenatevi più possibile con anticipo con passeggiate di diversi chilometri e indossando le scarpe che intendete utilizzare. In questo modo capirete la vostra resistenza e soprattutto se le scarpe vanno bene. Buon viaggio.

Photo by Simon English on Unsplash

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