Autore Redazione
mercoledì
4 Novembre 2020
08:27
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Cronaca - Alessandria

Nuovo Dpcm: ecco la differenza tra le zone rosse, arancioni e verdi

Nuovo Dpcm: ecco la differenza tra le zone rosse, arancioni e verdi

ROMA – Ieri sera il premier Conte ha firmato il nuovo Dpcm che entrerà in vigore da giovedì 5 novembre e sino al 3 dicembre. L’ultimo Decreto del presidente del Cosiglio dei Ministri introduce, in ambito di contenimento del coronavirus, ha introdotto tre zone che assumono un colore diverso in base alla gravità della situazione. Saranno così istituite le zone rosse (ad alto rischio), arancioni (intermedio) e verdi (più sicure). Le aree considerate ad alto rischio contagio dovrebbero entrare sin da subito Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. In bilico la Campania.

COSA SI INTENDE PER ZONA ROSSA

Nelle regioni individuate ad alto rischio, quindi dove l’indice dei contagi è elevato, sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai confini territoriali. Anche all’interno della stessa regione gli spostamenti saranno vietati salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. La didattica a distanza in queste regioni scatterà già dalla seconda media salvo che per i disabili. Resteranno chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti i negozi che non vendono beni essenziali. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto. Le consumazioni dovranno essere fatte obbligatoriamente a casa. Resteranno aperte le industrie così come farmacie e supermercati. Nessuna serrata infine per i servizi alla persona.

COSA SI INTENDE PER ZONA ARANCIONE

La zona arancione prevede un inasprimento delle regole rispetto alle zone verdi. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie qui resteranno chiusi sempre con la possibilità di asporto e consegna a domicilio. Restano salvi parrucchieri e centri estetici. Saranno però limitati gli spostamenti con divieto di dirigersi in un Comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo sempre comprovate ragioni di lavoro, studio, salute. Per il resto valgono tutte le regole delle zone verdi come il 50% di capienza sui mezzi pubblici, la didattica a distanza integrale alle superiori, stop ai musei e coprifuoco dalle 22. Restano chiusi musei, mostre e sale bingo.

COSA SI INTENDE PER ZONA VERDE

È la zona con regole meno rigide. Il coprifuoco è fissato alle ore 22 e sino alle cinque del mattino sarà così vietato uscire di casa, salvo per motivi di salute o lavoro. Alle scuole superiori resta la didattica a distanza al 100%, mentre il trasporto pubblico vedrà ridursi del 50% la capienza. I centri commerciali restano chiusi nel weekend e nei giorni festivi. Restano chiusi i musei, le mostre e le sale bingo a livello nazionale. Vengono sospesi i concorsi pubblici, anche quello della scuola ad eccesione di quelli che riguardano il personale della sanità. Sarà consentito l’accesso ai parchi, sempre rispettando la regola del distanziamento di un metro e dell’obbligo della mascherina.

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