Autore Redazione
lunedì
12 Aprile 2021
05:00
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Cronaca - Alessandria

A scuola al 50% alle superiori. “Contenti, la Dad stanca anche gli studenti più bravi”

A scuola al 50% alle superiori. “Contenti, la Dad stanca anche gli studenti più bravi”

ALESSANDRIA – L‘alternanza di didattica a distanza e lezioni in presenza è diventa una normalità che non scompone più le scuole superiori di Alessandria. Gli istituti del capoluogo non si sono fatti trovare impreparati alla notizia della ripresa delle lezioni in presenza al 50% da questo lunedì 12 aprile. Praticamente dall’inizio dell’anno scolastico i dirigenti hanno pronti diversi piani di orario da tirare fuori a ogni scatto di colore. Roberto Grenna, Dirigente del Saluzzo-Plana di Alessandria, dice di averne pronti e approvati una decina, uno per ogni diversa percentuale di Dad che potrebbe essere fissata. “Devo solo stare attento ad aprire il cassetto giusto e tirare fuori l’orario corretto prima di far partire la circolare”. Grenna scherza “per rassegnazione” e ha spiegato di aver ormai adottato la filosofia del duo comico italiano Pino e gli anticorpi: praticamente loro ci dicono cosa fare e noi lo facciamo”.

Anche le Dirigenti dell’Istituto Tecnico “Volta”, Maria Elena Dealessi e del Liceo Scientifico “Galilei” di Alessandria, Lorenza Daglia, sono ormai più che abituate ai nuovi ritmi di lavoro imposti dall’andamento della curva di contagio. Quella arrivata venerdì è stata poi  “una buona notizia” per tutti i dirigenti e, soprattutto, per gli studenti.

La Dad, hanno spiegato i presidi, “per fortuna c’è”. Le lezioni ‘da remoto’ permettono agli insegnanti di spiegare, e anche molto, ma la Dad stanca anche tanto”. I ragazzi hanno una grande “capacità di adattamento” e riescono a gestire bene l’alternanza di lezioni in classe e lezioni da casa. Decisamente “più faticosa è invece la Dad al 100%, che cominciava a stare “troppo stretta anche agli studenti più bravi. Da soli davanti a un computer “si tende a sminuire la propria autostima” e manca lo stimolo a fare del proprio meglio, ha spiegato la Dirigente del Volta, Maria Elena Dealessi. Dello stesso avviso la collega del Liceo Scientifico, Lorenza Daglia. Nella scuola, come nella vita, ci sono giorni “più o meno pesanti” ma con la sola didattica a distanza diventa tutto più faticoso. “Gli insegnanti – ha raccontato la dirigente del Liceo Scientifico – stanno facendo un lavoro encomiabile e cerchiamo tutti di venirci incontro dal punto di vista umano ed emotivo perché siamo consapevoli delle difficoltà che vivono i ragazzi, a cui è stato tolto tanto della loro libera iniziativa e della possibilità di stare e confrontarsi con gli altri”.

Gli studenti “sono la scuola” e senza ragazzi “la scuola non è scuola” ha sottolineato Grenna del Saluzzo-Plana. Nell’ultimo anno è mancata completamente “la socialità” e il confronto tra coetanei. La Dad al 100% non può essere quindi la risposta per ragazzi: “è come se a me, o a lei, avessero tolto un anno della nostra vita di quando avevamo dai 14 ai 18 anni. Non so se senza quelle esperienze saremmo diventate le persone che siamo oggi” ha sottolineato con preoccupazione il dirigente del Saluzzo-Plana.

In tutti gli istituti, hanno raccontato i presidi, la parola d’ordine in questi mesi è sempre statadialogo, con i ragazzi e anche con i genitori. Il Volta, ha raccontato la dirigente, durante l’anno ha tenuto corsi di potenziamento e approfondimento al pomeriggio per tenere i ragazzi “il più possibile ancorati alla scuola” e recentemente ha organizzato un incontro tra le famiglie e la psicologa dell’istituto.  Con la ripresa delle lezioni al 50% l’Istituto Tecnico di Alessandria potrà riprendere anche i laboratori in presenza “che sono ovviamente fondamentali”.

In tutti e tre gli istituti torneranno in classe tutti i giorni gli studenti di quinta superiore, ormai a pochi passi dalla maturità e poi ogni scuola applicherà gli orari predisposti da tempo per rispettare la percentuale del 50%. Improbabile che i ragazzi delle superiori possano tornare tutti in classe entro la fine dell’anno perché il problema, hanno ricordato i dirigenti scolatici, “sono i trasporti”. L’andamento della curva dei contagi ovviamente potrebbe ancora incidere su aperture e chiusure ma i presidi sperano che la ripresa di questo lunedì 12 aprile porti a giugno “senza ulteriori interruzioni”, anche se solo dal 50% al 75% in presenza.

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