Autore Redazione
giovedì
15 Dicembre 2016
05:00
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Cronaca - Alessandria

Il Natale a casa di Domenico e Maria Grazia è in ogni angolo: ovunque luci, presepi e addobbi

Una passione per il Natale lunga 40 anni e una casa invasa da addobbi e presepi. Nell'appartamento di Domenico e Maria Grazia il periodo natalizio si respira e si tocca in ogni stanza
Il Natale a casa di Domenico e Maria Grazia è in ogni angolo: ovunque luci, presepi e addobbi

ALESSANDRIA – Dal 1973, a ogni inizio novembre, Domenico e Maria Grazia si chiudono nel loro appartamento e cominciano ad aprire le decine di scatoloni in cui custodiscono gelosamente gli addobbi, le luci, l’albero di Natale e i presepi.

L’amore profondo e condiviso fin dalla giovinezza per il periodo natalizio porta il suo spirito ben prima dell’Immacolata, perchè le decorazioni sono veramente tante e sistemarle tutte richiede il suo tempo. I due coniugi, infatti, amano così tanto questa festività che la loro casa è letteralmente inondata dagli addobbi di Natale. Si parte dall’esterno, dove tutti possono ammirare un Babbo Natale, un pupazzo di neve e un putto sorridentemente appesi al loro balcone, e si arriva fino all’uscio di casa dove si è accolti da un piccolo presepe appoggiato sopra a un piedistallo e da una targa sopra la porta che cita “Merry Christmas“, Felice Natale!

Una volta entrati, ecco il paradiso di ogni bambino, con questo corridoio che ospita ben 4 presepi, tre ricavati da tegole da découpage e uno da una radice scavata. Stessa situazione nella cucina: in un angolo si erge l’imponente e scintillante albero di Natale e, nel vertice opposto, ci sono altri 4 presepi, tre lavorati ancora in radici recuperate nel lago di Viverone e il quarto lavorato da una vecchia caffettiera. Non c’è scampo per lo sguardo. Ovunque ci si giri, ecco che spuntano dei Babbo Natale, decorazioni, palline, addobbi, ogni oggetto, insomma, riconducibile al Natale.

Ma il pezzo forte, che lascerebbe senza parole anche i più insensibili, è nel salotto, o almeno quel che ne resta. Perchè è praticamente occupato da una gigantesca e minuziosa riproduzione della Natività. “Ci ho messo 10 giorni di lavoro“, ha detto Domenico, ex-dipendente di Anfossi ora in pensione, “il presepe è tutto automatizzato grazie a un temporizzatore collegato a 70 prese di corrente. In questo modo sono sicuro che le luci ci sono sempre, e posso avere gli effetti del giorno e della notte“. Il presepe è curato nei minimi particolari, basti pensare che Domenico e Maria Grazia fanno arrivare il muschio dall’Olanda e il sughero della Sardegna. “Abbiamo accumulato tutte le statuine nel tempo” ha voluto precisare Maria Grazia, ex-commessa nel negozio Chicco, “abbiamo girato molte bancarelle, soprattutto a Torino e a Napoli. Tutti gli altri addobbi li ho creati io assieme a mio marito riciclando alcuni oggetti. Abbiamo dato spazio alla creatività: ecco, diciamo che siamo proprio due creativi“.

Un amore nato tanto tempo fa. Già il padre di Maria Grazia andava matto per gli addobbi natalizi e ha passato questa passione alla figlia. Il caso ha voluto che quel sentimento così autentico fosse trasmesso anche al genero Domenico. Quando i due si sposano, nel 1973, la passione non può che collidere ed esplodere in tutta la sua positività. Da quell’anno il Natale diventa l’evento più importante, respirato e vissuto intensamente in ogni stanza.

È il momento più bello, non ho parole per descriverlo“, dice Maria Grazia cerando di materializzare un sentimento con le sole parole, “c’è l’amore, l’amicizia, la solidarietà, c’è tutto“.

E nonostante l’imponenza dell’attuale presepe, i coniugi promettono di non fermarsi. Spazio per migliorare c’è sempre. Maria Grazia continuerà a collezionare statuette e a trasformare arbusti in simpatiche decorazioni. Domenico invece cova il sogno di comprarsi una di quelle macchine che spruzzano la neve, per dare un tocco ancor più magico al suo presepe. In entrambi, quella gioia negli occhi che non ha età, che in fondo rende il Natale così bello, così pieno di speranza.

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