Autore Redazione
sabato
9 Dicembre 2023
19:03
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Cronaca - Novi Ligure

L’abbraccio di Voltaggio alla comunità di Bosio e la proposta al sindaco: “Chiediamo insieme una pietra d’inciampo”

L’abbraccio di Voltaggio alla comunità di Bosio e la proposta al sindaco: “Chiediamo insieme una pietra d’inciampo”

VOLTAGGIO – È una lettera aperta che si stringe in un abbraccio al sindaco Stefano Persano e a tutta la comunità di Bosio quella scritta e postata su Facebook dal primo cittadino di Voltaggio Giuseppe Benasso. Il sindaco ha voluto esprimere la sua vicinanza e la ferma condannata al segno antisemita tracciato sulle case di una coppia di anziani cittadini di religione ebraica.

Come collega e amico, forse ancor più come cittadino italiano ed europeo – scrive il sindaco di Voltaggio –  ma pure, anche se si tratta di storia famigliare, come omonimo di uno zio paterno immatricolato a Mauthausen come “pezzo” n. 63679 e là cremato il 7/2/1945 (uno dei tanti “ragazzi” di Voltaggio, ma anche di Bosio e degli altri nostri paesi), esprimo a te e alla carissima Comunità di Bosio la vicinanza per le immagini antisemite e, quindi, razziste, apparse su alcune case di Bosio, con la preghiera di riportare questa vicinanza alle famiglie che le abitano.

Alla vicinanza nei confronti di chi ha subito l’atto oltraggioso e intimidatorio si unisce la riprovazione dell’atto stesso, ma ti propongo, affinché la Memoria possa aiutare chi eventualmente non sa che cosa significhino parole come rastrellare, deportare, gasare, cremare, di andare insieme tu, Stefano, ed io, in rappresentanza dei nostri Comuni confinanti e amici, colpiti dalla “Pasqua di sangue del ‘44”, il prossimo 11 gennaio 2024 a Serravalle, dove il Comune installerà tre “Pietre d’Inciampo” e dove sarà presente l’ideatore di questa iniziativa, ormai diffusa in tutta Europa, Gunter Demnig, per chiedergli insieme di poter collocare anche a Bosio e a Voltaggio Pietre d’Inciampo, a ricordo di tutti coloro che, per motivi razziali o politici, come i nostri “ragazzi”, furono vittime del sistema di sterminio o di eliminazione nazista e – dal 1938 – fascista, ma anche a monito nei confronti dei tanti esempi di “distruzione del nemico” di cui quotidianamente siamo testimoni impotenti.  Un abbraccio a te, Stefano, e a Bosio”.

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