Autore Redazione
lunedì
25 Marzo 2024
14:14
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Cronaca - Valenza

Tentano la truffa ma telefonano all’ex Carabiniere. La fuga e lo speronamento della Gazzella finiscono male

Tentano la truffa ma telefonano all’ex Carabiniere. La fuga e lo speronamento della Gazzella finiscono male

BASSIGNANA – Ancora un’altra truffa è stata sventata grazie all’intuito di un ex Carabiniere che ha coinvolto i colleghi, permettendo di smascherare tre persone, un uomo di 30 anni e due donne di 19 e 18 anni. 

Tutto è partito da una telefonata ricevuta da Emilia e Franco, residenti a Bassignana. La chiamata era arrivata da una persona che si era spacciata per Carabiniere, incaricato di avvertire il marito  della donna per una notifica.

Franco, ex componente delle squadre antiterrorismo negli anni ’70, e poi, per quasi vent’anni, Comandante della Stazione di Ticineto, intuisce l’inganno ma sta al gioco e segue le indicazioni, senza dire nulla alla moglie che a quel punto rimane sola in casa, come desideravano i truffatori. Immediatamente le arrivano due telefonate di fila: la prima è di un finto Carabinieri che le dice: “Suo figlio ha investito una persona e rischia dai 3 ai 5 anni di galera”. La seconda è di un sedicente avvocato della parte offesa che chiede almeno 6.000 euro per potere riparare il danno ed evitare al figlio il rischio di finire in prigione.

Emilia, sconvolta per la notizia, recupera i soldi in casa per consegnarli a una ragazza che si è presentata poco dopo. La truffatrice però non si accontenta e chiede anche gioielli e preziosi raccattando quindi anche un anello e la collana di famiglia.

Tuttavia, mentre i truffatori erano all’opera, Franco si era già diretto alla Stazione dei Carabinieri, allertando tutti. Immediatamente quattro auto civetta del Nucleo Investigativo di Alessandria circondano perciò la zona, insieme alla pattuglia del Comando di Bassignana.

I Carabinieri individuano la macchina dei truffatori sotto casa della moglie di Franco, a bordo della quale c’erano due persone in attesa della complice. Appena la ragazza arriva i malviventi si mettono in marcia ma sono circondati dai Carabinieri. Nonostante l’azione dei militari i truffatori cercano di scappare e speronano un’auto civetta.

Il tentativo finisce male perché l’incidente fa sbandare l’auto dei tre che finisce in un fosso. Il trio viene arrestato e il G.I.P. del Tribunale di Alessandria convalida l’arresto, applicando nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nelle località d’origine.

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