Autore Redazione
martedì
14 Novembre 2017
05:37
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Cronaca - Alessandria

“Assurdo chiudere via Dossena alle auto”: il commercio lancia l’allarme

Quasi dieci le attività che non ci sono più a causa del crollo dei profitti. Per alcuni negozi, però, lo stop alle auto non ha influito.
“Assurdo chiudere via Dossena alle auto”: il commercio lancia l’allarme

ALESSANDRIA – Una triste fila di saracinesche abbassate. Ad Alessandria la chiusura al traffico di via Dossena ha provocato per molti esercenti commerciali della strada un drastico calo della clientela: in tanti hanno già purtroppo alzato bandiera bianca. In alcuni casi è rimasta una malinconica insegna sopra l’ingresso. Chi ancora resiste non può fare a meno di rimpiangere il tempo quando ancora le auto potevano circolare: Autotractor, ad esempio, ha visto ridursi il numero di clienti del 70%, il 20% in meno per l’autoscuola Lombardi.

“Abbiamo perso tutti i clienti che arrivavano per i piccoli acquisti, il 30% di loro se n’è andato” ha sottolineato Gabriele Balestri di FotoDigital “è sempre più difficile andare avanti ora che la via è quasi deserta. Il Ponte Meier avrebbe potuto rappresentare una novità interessante ma solo in caso di maggior disponibilità di parcheggi e di passaggio delle auto. Così non ha senso. Sono già sette o otto le attività che hanno chiuso.”

Tra i molti no alla chiusura della via alle auto ci sono due realtà sulle quali il provvedimento non ha influito: Posta Blu, ad esempio, si è appena trasferito da via Vescovado in via Dossena ma lo scarso passaggio di clienti non spaventa i titolari: si tratta di un servizio di consegna rivolto in particolare ad aziende e imprese. Nella stessa situazione c’è il negozio di grafica e stampa Dot, aperto proprio grazie ai fondi del Piano Integrato di Sviluppo Urbano e quindi da quando la via era già zona pedonale.

Nel mio caso non posso fare un paragone con la situazione precedente” ha aggiunto Cristina Acamporama per il mio lavoro questo non ha influito. I miei clienti sono perlopiù imprese e liberi professionisti. Certo, la via necessità di migliorie dal punto di vista del decoro: manca la gestione dell’arredo urbano. E a volte le auto passano comunque e parcheggiano. Riaprire alle auto? La mia paura è che a quel punto potrebbero parcheggiare davanti al negozio.”

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