24 Marzo 2018
19:13
Operazione ‘Oro rosso’: lavorazioni irregolari in deposito
ALESSANDRIA – La terza operazione da inizio anno di contrasto al furto del rame lungo i binari e nelle stazioni italiane da parte della Poliza di Stato ha portato a concreti risultati in provincia. L’intervento, effettuato contemporaneamente in tutta Italia su disposizione della Polizia Ferroviaria di Roma, ha ha permesso alla Polfer di Alessandria di elevare una sanzione amministrativa pari a 2066,67 euro nei confronti del titolare di un deposito del capoluogo. Il provvedimento è scattato per una irregolarità nella lavorazione, effettuata nel piazzale della zona commerciale, non destinato al trattamento dei rifiuti e non idoneo in quanto non impermeabilizzato. La Polfer ha contato in questa area 56 autoveicoli e 6 ciclomotori tra bonificati e non. La zona quindi è stata sequestrata. Le verifiche ulteriori hanno poi evidenziato altre difformità all’interno del capannone adibito alle lavorazioni. In particolare di molti materiali non si è potuto appurare la provenienza e la tracciatura, a causa di una tenuta di registri irregolare su cui sono tuttora in corso approfondimenti.
L’operazione ha fatto parte del controllo “Oro rosso“, compiuto il 13 marzo per prevenire e contrastare i reati connessi al furto e successiva commercializzazione del rame in uso in ambito ferroviario. La Polizia Ferroviaria del Compartimento del Piemonte e Valle d’Aosta ha lavorato in numerose località delle due regioni e si sono inoltrate sino a tarda serata.
La tipologia del reato comporta un costo altissimo per la collettività, sia per i costi di ripristino e messa in sicurezza degli impianti violati, superiore al valore commerciale del metallo, sia per il danno provocato dai ritardi accumulati dai convogli in seguito al mancato funzionamento degli impianti, ritardi che si traducono in ore rubate al lavoro dei pendolari, studenti ed in generale agli utenti del servizio pubblico.
La giornata dedicata al contrasto del fenomeno ha visto un controllo capillare con ispezioni in 24 depositi di rottami, 5 su linee ferroviarie ed 8 su strada, con un attento esame di tutti i materiali lì in giacenza, la loro provenienza e tipologia, compreso il modo di stoccaggio e conservazione, trattandosi anche di rifiuti che hanno un forte impatto ambientale ed inquinante.