Autore Redazione
martedì
1 Ottobre 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Coldiretti avverte la politica sull’aumento dell’Iva: ‘così affamate il Paese’

Coldiretti avverte la politica sull’aumento dell’Iva: ‘così affamate il Paese’

Il carrello della spesa degli italiani sarà sempre più vuoto e sotto le ruote finirà anche quel poco di fiducia conquistata faticosamente in queste ultime settimane. Lo ha spiegato Coldiretti Alessandria, criticando l’aumento dell’Iva, passata dal 21 al 22%.

Con la crisi di governo si aprono due fronti – ha spiegato l’associazione di categoria, analizzando i dati Nielsen sugli effetti dell’aumento dell’aliquota – Uno, immediato, tocca i consumi, l’altro riguarda la legge di Stabilità, la riduzione del cuneo fiscale, privatizzazioni, introduzione della Service tax chiamata a sostituire il combinato-disposto Tares (rifiuti) e Imu”.

L’effetto più evidente dell’aumento dell’Iva, ha aggiunto Coldiretti, si vedrà nell’immediata dilatazione del prezzo della benzina.

L’inflazione a settembre è in calo secondo l’Istat anche perché – hanno sottolineato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroniil carrello della spesa si svuota con gli italiani che hanno tagliato del 4 per cento gli acquisti alimentari”. L’innalzamento dell’aliquota Iva dal 21 al 22 per cento sui carburanti avrebbe, infatti, un effetto valanga sull’88 per cento della spesa degli italiani che viene trasportato su strada. Il 68% dei consumatori taglia sull’abbigliamento, mentre il 57 per cento degli italiani per risparmiare sceglie prodotti più economici nel largo consumo.

Una tendenza confermata dall’andamento dell’inflazione con i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche che a settembre su base congiunturale sono addirittura scesi (- 0,1 per cento) con cali fino al – 4,6 per cento per la frutta fresca e al – 2,5 per cento per i vegetali freschi.

L’aumento dell’aliquota a tavola – hanno aggiunto Paravidino e Moroni – colpisce direttamente i bicchieri degli italiani con rincari dalle bevande gassate ai superalcolici, dai spumanti alla birra, dai succhi di frutta al vino, fino all’acqua minerale, mentre sono esclusi la maggioranza dei prodotti di largo consumo come frutta, verdura, carne, latte e pasta”.

In realtà per effetto della riduzione del potere di acquisto generale ad essere coinvolto è l’intero sistema economico che si trova già in una fase recessiva. Se si vuole ripartire il primo punto da affrontare è quello di non penalizzare ulteriormente i consumi riducendo ulteriormente il potere di acquisto, compromesso dalla crisi.

L’acuirsi dell’instabilità politica rischia di bruciare nel Paese anche quel barlume di fiducia che ancora molti hanno di poter costruire un futuro migliore e in questo momento proprio non possiamo più permettercela, né come imprese né cittadini. E’ tempo che tutti coloro che hanno veramente a cuore il bene dell’Italia lo dimostrino, facendo un passo avanti nella direzione dei veri interessi del Paese”, hanno concluso il presidente Paravidino e il direttore Moroni nel lanciare l’allarme sugli effetti insostenibili della crisi per l’Italia e per il settore agricolo, dove senza Legge di Stabilità sono in gioco 350 milioni di euro della seconda rata Imu, senza dimenticare un prevedibile ulteriore crollo dei consumi legati all’aumento dell’Iva.

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