Autore Redazione
martedì
22 Aprile 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Addio a Fissore. La sua vita in città finisce nello scaffale dei libri indimenticabili

Addio a Fissore. La sua vita in città finisce nello scaffale dei libri indimenticabili

Alessandria, questo martedì, saluterà, alle 15, il libraio Cesarino Fissore. Sui muri delle chiese cittadine sono numerosi i manifesti di saluto di enti e amici che ricorderanno per sempre il commerciante che rivoluzionò il concetto di libreria ad Alessandria. Sorridente, ironico e innamorato della città non c’è un alessandrino che non abbia comprato un libro nel suo negozio, prima in via Dante e poi in piazza della Libertà. Fu presidente di Ascom e attivo sostenitore di iniziative culturali in città. Cesarino Fissore è mancato nella notte di sabato all’età di 91 anni. Il funerale verrà celebrato alle 15, nella chiesa San Pio V ad Alessandria. Il libraio per eccellenza verrà seppellito nel cimitero di San Salvatore Monferrato. Se la sua vita fosse un libro finirebbe di certo nello scaffale di quelli indimenticabili, quelli che raccontano una città, un modo di vivere, un ricordo piacevole da rispolverare e rileggere.

NOTIZIA PUBBLICATA DOMENICA: Alessandria piange, questa domenica, la morte di Cesarino Fissore (nella foto sotto, giovanissimo, è il secondo da sinistra: Da Silva, Cesarino Fissore, Pedroni ed Enrico Reposi), per molti ‘Il libraio’ della città. E’ scomparso nella notte di sabato all’età di 91 anni, nella casa di riposo di corso Lamarmora. Molti lo ricorderanno appoggiato di fianco sul bancone della libreria in via Dante, a dispensare consigli o a raccontare la città e gli alessandrini. Sempre ironico e sorridente, amava parlare, raccontare, ironizzare. La sua storia è quella di una città che sembra lontana decenni e che forse oggi non c’è più. la sua storia è quella dei giovani che il sabato pomeriggio facevano una passeggiata tra quelle pile di libri, dei suoi sguardi per capire chi eri dopo aver letto i titoli dei testi acquistati. Nel suo negozio è entrata tutta la città e ogni classe sociale, imbattendosi nel suo sorriso smagliante.

Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ha voluto ricordare così Cesarino Fissore:La scomparsa di Cesarino Fissore è una grave perdita per tutta la città. E’ impossibile non ricordare il sorriso ironico, il suo sguardo sempre allegro e vivace, ma Fissore è stato soprattutto un grande protagonista della vita e della cultura alessandrina. Dagli innumerevoli libri che ha amato, sfogliato, e ovviamente letto in tutta una vita sembrava aver tratto l’essenza stessa del sapere, la capacità di rendere semplice e profondo ogni momento dell’esistenza. Di Alessandria aveva colto lo spirito: quello di una città che si prende in giro da sola, ma non vuole rinunciare alla sua nobiltà. Ci mancherà, ci mancheranno i suoi consigli e le sue critiche feroci, che si stemperavano nel sorriso dei suoi occhi buoni”.

Luigi Boano, presidente dell’Ascom Alessandria, profondamente commosso lo descrive così: “aveva un grande amore per la città, era un grande professionista e aveva sempre l’obiettivo di far emergere questa città. Lui trasferì la sua libreria da via Dante in piazza della Libertà negli ultimi anni di attività. Un esempio per tutti. Dimostrò che non bisognava mai mollare e che occorreva rischiare e partecipare a tutto. Una grnadissima perdita“.

L’amico ed editore Ugo Boccassi racconta: “è morta un’icona di Alessandria. Con me aveva un legame profondo, è stato un secondo padre, mi ha educato nell’amore per la nostra città. Veniva tutte le mattine in ufficio da me e poi purtroppo è andato in casa di riposo. Per me resta un vincente. Un esempio. Mi ricordo che per anni è stato il direttore del Pungolo e, a dimostrazione della sua intelligenza brillante, ricordo un titolo splendido per l’Alessandria calcio in vista della partita con la Simmhental Monza: ‘i grigi non sono carne da inscatolare’. ma di episodi ce ne sarebbero tanti”.

Nato a Bra, maestro elementare, libraio promotore di numerose iniziative culturali ad Alessandria. Fissore iniziò come insegnante ad Alessandria e in Jugoslavia, da cui rientrò dopo l’8 settembre per svolgere il servizio militare. Fu rappresentante per diverse case editrici (Mondadori e Vallardi) e poi, nel 1951 aprì la libreria Dante, nella via omonima. La sua amicizia con Umberto Eco e con personaggi di cultura lo resero protagonista di molte operazioni culturali ad Alessandria.Pubblicò anche un volume di recensioni di Roberto Savio, La vetrina del libraio, e un volume sulla guerra, Le croci sul Golico. Nel 1970 divenne presidente della Camera di Commercio e fu consigliere della Cassa di Risparmio.

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