Autore Redazione
giovedì
30 Ottobre 2014
07:03
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Cronaca - Casale Monferrato

La Bbc inglese scopre i buoni prodotti del Monferrato

La Bbc inglese scopre i buoni prodotti del Monferrato

La Bbc inglese scoprirà la bontà dei prodotti casalesi. L’assessore Daria Carmi ha infatti illustrato la bontà di alcuni prodotti monferrini candidati a salire sull’ “Arca dl Gusto”. “Casale, dopo la tragedia dell’amianto sta riscoprendo una coscienza collettiva ed un animo votato al benessere e alla vita sana – ha dichiarato l’Assessore allo speaker inglese – e i prodotti della tradizione agro-alimentare del territorio sono una via per affermare la qualità e l’eccellenza del nostro territorio internamente ed esternamente”.

Venerdì scorso infatti, secondo giorno del Salone del Gusto e Terra Madre, la Condotta del Monferrato Casalese dello Slow Food e Moncalvo ha presentato la candidatura all’Arca del Gusto di tre prodotti monferrini a rischio di estinzione: muletta, grissia e krumiri

I giornalisti della radio inglese, al Salone hanno registrato 100 storie di prodotti da 63 Paesi del mondo, che andranno in onda nel corso del 2015 nel programma “Food Program”, trasmissione storica che si occupa da oltre trent’anni di tematiche legate al cibo e che è partner del progetto Arca del Gusto di Slow Food. L’Arca del Gusto è un progetto Slow Food che raccoglie i prodotti appartenenti alla cultura, alla storia e alle tradizioni di tutto il pianeta. Un patrimonio straordinario di frutta, verdura, razze animali, formaggi, pani, dolci, salumi. L’Arca segnala l’esistenza di questi prodotti,denuncia il rischio che possano scomparire, invita tutti a fare qualcosa per salvaguardarli, a volte serve comprarli e mangiarli, a volte serve raccontarli e sostenere i produttori.

Secondo l’opinione del Comitato di Condotta, di cui fanno parte Patrizia Rabagliati, Paola Nano, Roberto Dealessi e Franco Carciofalo, oltre il Fiduciario Ugo Bertana, per ragioni diverse i tre candidati rischiano una lenta ma inesorabile marginalizzazione. La “muletta” a causa del necessario utilizzo del budello cieco che limita la produzione e dei mesi di stagionatura che per le aziende sono un investimento finanziario importante; la “grissia” per i tempi lunghi di lavorazione (nello stesso tempo dedicato ad un altro tipo di pane il fornaio produce un terzo di grissia), perché la “pasta dura” trova fondamento della sua bontà nell’impiego dello strutto nemico delle diete, e anche per la forma corposa; i “krumiri” perché la ricetta originale rimane un segreto ben custodito.

Abbiamo compiuto il primo passo ora attendiamo il giudizio delle commissioni confidando di salire sull’Arca che è simbolo di salvataggio – commenta il Fiduciario Ugo Bertana dopo aver presentato la candidatura – è evidente che per il nostro territorio è importante iniziare a marcare urbi et orbi un certo stile gastronomico ed agro alimentare al fine di acquisire una identità riconosciuta nell’immaginario collettivo, considerato che finora non è stato possibile insediare un Presidio, che oltre essere una tutela molto forte è anche motore di sviluppo economico”.

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