Autore Redazione
mercoledì
29 Aprile 2020
05:32
Condividi
Cronaca - Alessandria

Sindacati Forze di Polizia a Cirio: “Ancora nessun tampone per noi. Ci sentiamo abbandonati”

Sindacati Forze di Polizia a Cirio: “Ancora nessun tampone per noi. Ci sentiamo abbandonati”

PIEMONTE – Nell’ambito dell’emergenza coronavirus, in una nota congiunta i sindacati regionali delle Forze di Polizia Siulp, Sap, Coisp, Siap, Fsp e Silp hanno invocato “un protocollo sanitario ad hoc da parte del Piemonte e su questo hanno sollecitato il presidente Alberto Cirio.

Mentre il Governo pare iniziare ad attivarsi per far ripartire tutte le attività commerciali del Paese, ormai ferme da quasi due mesi, la situazione del contagio da Covid-19, in Piemonte, secondo i dati ufficiali, è ancora molto preoccupante”. 

Secondo le organizzazioni servono “esami diagnostici atti a rivelare una eventuale positività al coronavirus. Ad oggi nulla è stato fatto sapere; dagli organi di stampa giungono notizie che altre Regioni italiane, amministrate dai più variegati schieramenti politici, hanno già attivato il monitoraggio diagnostico, a dimostrazione che la nostra richiesta ha una valenza evidente ed attuale.

“Il lavoro delle Forze di Polizia, impegnate in prima linea nella difesa dei diritti e della sicurezza dei cittadini, è caratterizzato da inevitabili e continui contatti con la popolazione: non sottoporre a screening la nostra categoria significa, in poche parole, sottovalutare un grave fattore di rischio. Troppi appartenenti alle Forze dell’Ordine sono stati lasciati in isolamento a casa, con la sintomatologia da Covid19 o con familiari conviventi dichiaratamente ammalati, senza essere sottoposti agli opportuni esami. Non è comprensibile come, a mesi dall’inizio dell’emergenza e con la tanto decantata e programmata fase 2 con il lento percorso di ritorno alla normalità che si sta avviando, si possa restare ancora fermi alla iniziale mancanza dei tamponi o dei test sierologici, come se nulla fosse; mentre assistiamo a personaggi più o meno famosi appartenenti a categorie come i calciatori, politici, mondo dello spettacolo che sembrano avere invece un canale preferenziale.

“Forse qualcuno non ha capito che se le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco ed il personale sanitario vengono compromesse, l’impianto di sicurezza di questo Paese crolla, con delle conseguenze disastrose per la società civile. Speriamo tanto di sbagliarci, ma l’impressione è che in questa Regione gli uomini e le donne in divisa, siano stati abbandonati a sé stessi”. 

Condividi