Come funziona il bonus babysitter e il congedo parentale del Decreto Rilancio

ROMA – Il Decreto Rilancio presentato ieri sera dal Governo, tra le tante novità, introduce agevolazioni importanti per le famiglie. Agevolazioni che si possono riassumere in tre punti principali: congedi parentali, bonus babysitter, smart working. Il tutto per un ammontare quasi di 700 milioni di euro da destinare a questa delicata ma fondamentale manovra.

Partiamo dal congedo parentale che viene aumentato per i genitori lavoratori del settore privato che hanno figli sotto i 12 anni. Non esiste invece limite di età quando i figli sono disabili. Entro il 31 luglio 2020 si potranno richiedere un massimo di 30 giorni di congedo con un’indennità pari al 50% della retribuzione. Altri 12 giorni di permesso retribuito sono stati concessi per i mesi di maggio e giugno per i fruitori della legge 104.

Il bonus babysitter è stato rinnovato e si deve richiedere all’Inps. Nel dettaglio questo aiuto passa dai 600 euro del mese di marzo ai 1.200 euro per chi ha figli sotto i 12 anni. La cifra arriva sino a 2.000 euro per medici e infermieri e tutti i lavoratori, pubblici e privati della sanità, per il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Ha diritto al bonus anche chi ha figli disabili sopra i 12 anni. Questo non sarà integrabile e compatibile con il bonus asilo nido.