Autore Redazione
martedì
19 Maggio 2020
18:26
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Cronaca - Alessandria

Lavoratori dello Spettacolo a Conte: “Tavolo entro 10 giorni o manifestazioni in tutte le piazze”

Lavoratori dello Spettacolo a Conte: “Tavolo entro 10 giorni o manifestazioni in tutte le piazze”

ITALIA – Stato di agitazione permanente, con manifestazioni unitarie nelle principali piazze italiane, fino allo sciopero di tutto il comparto. Questo è lo scenario paventato dai lavoratori dello spettacolo di tutta Italia se il Governo non convocherà un tavolo di confronto entro il 30 maggio per affrontare le problematiche del settore, colpito dal lockdown.

Lo hanno sottolineato una serie di associazioni di artisti e maestranze in una lettera rivolta alle massime istituzioni del Paese, in primis al Premier Conte, e del settore.

Siamo lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana, riuniti in un Coordinamento nazionale di realtà e movimenti autonomi indipendenti, che si riconoscono negli art. 4, 9 e 33 della Costituzione Italiana, nella cultura etica del lavoro, nei suoi doveri e nei suoi diritti.

Siamo convinti che nell’emergenza la Cultura possa ritrovare forza e fornire ai cittadini gli strumenti per affrontare la ripresa in seguito a un momento così drammatico, perché nei processi di ricostruzione il ruolo della Cultura è sempre stato fondamentale. La Cultura è un bene comune, dunque le voci dei lavoratori e degli operatori del settore non possono rimanere inascoltate.

Da fine febbraio 2020, a causa delle misure restrittive che ci hanno visti costretti, come milioni di lavoratori, a restare a casa, ci siamo coordinati dal basso con l’intento di trovare soluzioni alle criticità fin troppo note del comparto. Migliaia di lavoratrici e lavoratori si sono riuniti in web conference, confrontandosi a livello regionale e nazionale. Ne è emersa l’assoluta necessità di dare il nostro contributo, insieme agli organi preposti, a riscrivere quella che per troppo tempo è stata la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il nostro Coordinamento ha l’intento di promuovere un lavoro unitario, per determinare “dal basso”, a partire da questa grave emergenza sociale, in modo partecipato e condiviso, un profondo ampliamento di diritti e tutele per tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto, contribuendo a strutturare un sistema finalmente equo e paritario.

Ad oggi ci troviamo all’unanimità concordi sulle seguenti richieste:

· Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di ministeri e INPS;

· Un tavolo di confronto immediato tecnico-istituzionale fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni sulla riapertura, che abbia come priorità salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico, protocolli di sicurezza e finanziamenti pubblici, e su strumenti successivi di rivendicazione e riforma. Sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.

In caso di mancata convocazione urgente di un tavolo entro il 30 maggio, alla presenza delle rappresentanze delle categorie firmatarie del presente documento e delle diverse rappresentanze sindacali, preannunciamo la proclamazione di uno stato di agitazione permanente, con manifestazioni unitarie nelle principali piazze italiane, fino allo sciopero di tutto il comparto e di tutte le azioni che riterremo più opportune.

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