Autore Redazione
giovedì
11 Giugno 2020
05:46
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria taglio del 40% sulla tassa di iscrizione alla mensa scolastica del prossimo anno

Ad Alessandria taglio del 40% sulla tassa di iscrizione alla mensa scolastica del prossimo anno

ALESSANDRIA – L’assessore ai Servizi Educativi di Alessandria Silvia Straneo ha annunciato che, vista l’emergenza coronavirus e il conseguente stop del servizio di refezione scolastica negli ultimi mesi, sarà effettuata per le famiglie una riduzione del 40% della retta di iscrizione alla mensa per l’anno scolastico 2020/2021.

“Già 500 utenti hanno fatto domanda per il nuovo anno” ha sottolineato l’assessore Straneo “per chi invece non usufruirà più del servizio partiranno i rimborsi. Sono già state fatte 104 domande e sono stati saldati ad oggi circa 6 mila euro dei buoni pasto che erano stati pagati. In tutto abbiamo previsto circa 162 mila euro per i rimborsi sulle rette pagate o per i buoni pasto non sfruttati, sempre a causa del covid”. 

“Noi chiedevamo il 50% in meno per l’anno in corso ma comunque è già qualcosa” ha rimarcato il Movimento 5 Stelle. 

Rispetto al prossimo anno, inoltre, Silvia Straneo ha sottolineato una incognita: “Ad oggi non abbiamo ancora le linee guida su come si svolgerà il servizio mensa. Non abbiamo delle certezze normative. Sappiamo però che alcuni refettori non riusciranno a contenere tutti i bambini distanziati. Per questo dovranno essere fatte più turnazioni, con la conseguenza di un aumento di ore di lavoro del personale. L’attuale organizzazione del servizio subirà delle variazioni e ci saranno maggiori costi”.

“Si aggiungono problemi a problemi” ha rimarcato Vittoria Oneto, consigliere del Partito Democratico “chiediamo una commissione ad hoc per approfondire le problematiche dei lavoratori e delle lavoratrici delle mense”. 

“A mio avviso” ha sottolineato il collega di partito Giorgio Abonantesarebbe più opportuno eliminare tassa di iscrizione e magari fare pagare di più i buoni pasto. Le famiglie pagherebbero il servizio sulla base del consumo effettivo, senza spendere una cifra fissa. Esistono le condizioni per sospendere quel contratto e fare un contratto ponte di un anno, dando sicurezza ai lavoratori”. 

“Le verifiche sulla rimodulazione del servizio saranno fatte quando saranno esplicitate le linee guida sulle mense” ha risposto l’esponente della Giunta Cuttica “Siamo ovviamente pronti a sederci a un tavolo con dirigenti e sindacati. Vogliamo tutti una mensa sempre migliore. Rinunciare alla tassa di iscrizione? Altri Comuni possono contare su entrate certe da altri servizi a domanda individuale, ad esempio il turismo. Alessandria non è in queste condizioni: il servizio mensa è una voce molto importante. Ricordo, tra l’altro, che le tariffe risalgono al 2012, quando c’era la precedente amministrazione. Hanno a mio avviso una giusta ratio. La tassa di iscrizione garantisce una cifra certa, prevedere solo il pagamento dei buoni pasto rappresenterebbe un salto nel vuoto, non sarebbe un esempio di buona amministrazione”. 

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