Autore Redazione
venerdì
19 Giugno 2020
12:12
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Cronaca - Alessandria

In Piemonte produzione al 100% ma nell’Alessandrino il 6,4% dei lavoratori è in cassa integrazione

In Piemonte produzione al 100% ma nell’Alessandrino il 6,4% dei lavoratori è in cassa integrazione

TORINO – Sono dati più che confortanti quelli presentati da Ires nel report settimanale al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase 2. Sì, perché il Piemonte ha raggiunto il 100% della produzione economica con 1.370.759 addetti potenzialmente al lavoro. Un dato che eguaglia la produzione pre-crisi sanitaria. Va detto però che il dato non tiene conto delle imprese che non hanno riaperto, ma solo di quelle che potenzialmente potrebbero farlo in base alle norme.

Nel rapporto Ires si evidenzia anche la risalita della mobilità dei piemontesi, misurata come numero di spostamenti rispetto a gennaio 2020, che raggiunge l’84,8%. Quanto allo smartworking, rimane stabile al 60% nella pubblica amministrazione, ma si registra anche un 23,2% nel privato. “Ringrazio l’Ires per l’importante lavoro svolto perché ci fornisce elementi molto importanti per comprendere cosa sia successo in termini socio-economici nella nostra regione durante il lockdown e ci consente di capire su quali fronti intervenire più incisivamente“, ha spiegato il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, che coordina il Gruppo di monitoraggio. Nel corso dell’intervento è stato anche sottolineato come l’epidemia abbia “cambiato lo stile di vita dei piemontesi e questo impone una diversa impostazione delle politiche pubbliche. Per questo stiamo lavorando ad un adeguamento dell’offerta di servizi in base alle mutate esigenze del nostro territorio“.

Sul fronte del ricorso al Fondo di Garanzia si segnala nell’ultimo periodo un significativo aumento. Rispetto al dato del 5 maggio, in Italia lo stock di operazioni sotto i 25 mila euro è diventato 7,3 maggiore, il volume dei finanziamenti 6,9 più grande e l’importo medio è diminuito solo del 5%. Il Piemonte si attesta su valori di poco inferiori, con 43 mila operazioni, per un totale di 853 milioni di euro di finanziamento e un importo medio di 20 mila euro. Si stimano 93 operazioni al giorno, per un finanziamento medio quotidiano di 1,8 milioni di euro e un importo medio di 19 mila euro.

Per le le richieste superiori ai 25 mila euro, sempre rispetto al 5 maggio, si vede che lo stock di operazioni è diventato nel Paese 3 volte più grande, il volume di finanziamenti 5,3 volte maggiore e l’importo medio è aumentato del 78%. Il Piemonte presenta valori simili o di poco superiori con 4.700 operazioni, per un totale di 1,5 miliardi di euro di finanziamento e un importo medio di 321 mila euro. Si stimano circa 21 operazioni al giorno, per un finanziamento quotidiano di 8,6 milioni di euro e un importo medio giornalieri di 420 mila euro.

Dal report si evince anche che i lavoratori in cassa integrazione in deroga, sul totale degli addetti, sono così suddivisi per provincia: 6,7% Torino, 6,8% Cuneo, 6,5 Biellese, 7% Vco, 5,3% Novara, 4,9% Vercelli, 6% Asti, 6,4% Alessandria. Quanto alle tipologie di lavoratori coinvolti, sul totale degli addetti per settore, il 9,3% sono “addetti ai servizi”, l’8,7% “altri servizi”, 11,1% “commercio”, 0,8% “industria (totale)”, 1,9% “edilizia e impiantistica”, 0,7% “industria in senso stretto”, 12,6% “agricoltura”.

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