Autore Redazione
mercoledì
2 Settembre 2020
10:42
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Cronaca - Alessandria

È morto Philippe Daverio: storico dell’arte con un legame forte con Alessandria

È morto Philippe Daverio: storico dell’arte con un legame forte con Alessandria

MILANO – È morto nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 settembre all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. A comunicarlo è stata la regista e direttrice del Franco Parenti, Andree Ruth Shammah. Docente e saggista, aveva 70 anni, ed era stato più volte ad Alessandria. Sia come ospite di eventi culturali sia per spettacoli teatrali dedicati all’arte.

Una sua ultima apparizione in provincia si sarebbe dovuta tenere in occasione dei festeggiamenti dell’anniversario della battaglia di Marengo. Una presenza saltata all’ultimo a causa delle già precarie condizioni di salute del critico d’arte. Philippe Daverio era stato inoltre ospite più volte della cittadina fondazione Longo e aveva tenuto spettacoli al teatro di Valenza oltre che a quello di Alessandria. L’esperto d’arte era stato protagonista anche nel 2016 al dibattito “Identità, comunità e  patrimonio culturale”, promosso dall’associazione Spazioidea. Sempre nel 2016 Daverio insieme a Tony Frisina (l’alessandrino che da anni ne recuperava le tessere cadute) aveva lanciato l’allarme in un’ intervista a RaiNews24 per il degrado del mosaico del Severini presente nella facciata del palazzo delle Poste di piazza Libertà.

Sono molte le opere che Daverio ha scritto nei lunghi anni della sua carriera. Come non citare quindi Racconto privato dell’arte di tutti i tempi in cui il divulgatore fa un viaggio attraverso i fornendo al lettore una serie di riflessioni su un vasto patrimonio comune e che ha influenzato maestri come Giotto, Monet, Raffaello, Michelangelo, Bernini e molti altri. Con il Grand tour d’Italia a piccoli passi Daverio ha voluto investirsi del ruolo di Cicerone dello Stivale raccontando alcuni dei luoghi più belli di quel museo all’aperto che è l’Italia. Stessa cosa aveva fatto con La mia Europa a piccoli passi, un volume nato con l’intento di raccontare le bellezze del vecchio continente.

Con beffarda ironia aveva anche tratteggiato un ritratto dell’Italia nel libro Ho finalmente capito l’Italia. Piccolo trattato ad uso degli stranieri (e degli italiani) in cui spiegava il motivo per cui gli italiani sono del tutto diversi (caratterialmente e non solo) dagli altri cittadini europei. Daverio aveva inoltre una grande passione per Milano in cui viveva, passione che era sfociata nel volume La buona strada – 150 passeggiate d’autore a Milano, in Lombardia e dintorni in cui svelava alcuni segreti del capoluogo lombardo e non solo. Il libro A pranzo con l’arte porta Daverio a raccontare alcune immagini evocative della pittura dall’Ottocento al Novecento in cui vengono evidenziati quei luoghi legati alla tavola e le opere dedicate al buon cibo. In tutto sono un centinaio le opere di Philippe Daverio che potete acquistare.

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