Autore Redazione
venerdì
26 Marzo 2021
04:39
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Cronaca - Alessandria

Il ponte Meier si tinge di giallo a supporto della lotta all’endometriosi

Il ponte Meier si tinge di giallo a supporto della lotta all’endometriosi

ALESSANDRIA – Sabato 27 marzo il ponte Meier si illuminerà di giallo. Lo farà accogliendo la proposta del Team Italy della WorldWide Endomarch, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche relative all’endometriosi. Un evento che si inserisce nell’ambito delle iniziative di Marzo Donna 2021“Si tratta di una malattia tipicamente femminile, diffusa nel 10% delle donne in età fertile, ma ancora oggi è poco conosciuta. Da donna, ne sono a conoscenza e ne comprendo la potenziale gravità, ma vedo che se ne parla poco“, ha spiegato Cinzia Lumiera.

L’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Alessandria ha poi spiegato che “è stata portata alla nostra attenzione da Valeria Piccolo, affetta essa stessa da endometriosi, che si prodiga per divulgare e far conoscere le informazioni su questa patologia. E’ indispensabile compiere opera di sensibilizzazione per stimolare la prevenzione e anche la ricerca per individuare cure efficaci. Purtroppo in questo periodo, causa le restrizioni dovute alla pandemia, non ci è stato possibile andare oltre questa testimonianza, ma credo che il monumentale ponte Meier colorato di giallo, possa rappresentare una conferma della nostra attenzione e sensibilità a questo problema che ha spesso risvolti drammatici per molte donne”.

L’endometriosi è la trasmigrazione di cellule endometriali al di fuori della cavità dell’utero: Tale anomalia causa a livello pelvico uno stato infiammatorio cronico sia a carico dell’apparato genitale, sia degli organi circostanti (vescica, intestino) manifestandosi con dolori di variabile intensità che si esacerbano soprattutto nella fase mestruale; inoltre l’endometriosi è molto spesso un severissimo ostacolo all’instaurarsi della gravidanza. Entrambe queste condizioni possono peggiorare significativamente la qualità della vita delle pazienti affette, tanto da essere considerata una patologia cronica invalidante“, ha spiegato il dottor Paolo Cecchini, consulente medico dell’Unità di crisi comunale Covid-19. Che poi aggiunge: “Nel 30/40% dei casi si tratta di un riscontro occasionale, spesso in corso di intervento chirurgico per altre cause, oppure in corso di accertamenti  per altre patologie: se ne deduce che può essere anche assolutamente asintomatica. Il sospetto può sorgere , in tal caso, quando nonostante vari tentativi, non si giunga al concepimento. Il dolore non è necessariamente l’unico sintomo; tuttavia un ciclo mestruale particolarmente doloroso e poco responsivo agli anti dolorifici ne può essere una spia. L’importanza sociale e della vita di relazione di tale patologia, che pare essere in incremento, non va pertanto sottovalutata, ma anzi tenuta in serissima considerazione, stanti le possibili drammatiche conseguenze nel caso venga ignorata. Un approccio multidisciplinare con chirurgia endoscopica mini-invasiva ed idonea terapia medica sono in grado di risolvere il problema con sensibile miglioramento della qualità della vita e con il ritorno alla possibilità del concepimento.

Dalla scarsa conoscenza e dalla necessità di sviluppare la prevenzione nasce l’esigenza di sensibilizzare le donne stesse ai pericoli della malattia. “La scarsa informazione rispetto a questa patologia fa sì che non vi sia un’adeguata prevenzione, unica arma attualmente a disposizione per arginarne tempestivamente le conseguenze. Ne soffrono circa 3 milioni di donne in Italia (il 10 per cento della popolazione.  Per questo, in occasione del mese della consapevolezza dell’endometriosi, abbiamo colto l’invito del Team Italy della WorldWide Endomarch (associazione che si occupa in tutto il mondo della problematica), di accendere la luce su questa patologia“, ha poi aggiunto ancora l’assessore Lumiera. Numerose le iniziative che vengono poste in essere in tutto il mondo durante il mese di marzo per far sì che vi sia una maggiore conoscenza circa tale patologia. Particolarmente importante è, senza dubbio, la WorldWide Endomarch organizzata in 55 capitali del mondo. L’edizione italiana della marcia da otto anni viene organizzata dal Team Italy e si svolge a Roma: quest’anno, purtroppo, per il prorogarsi dell’emergenza sanitaria da Covid19 è prevista un’edizione virtuale in programma per sabato 27 marzo 2021.  Per questa data è stato deciso di promuovere una azione simbolica su tutto il territorio italiano richiedendo agli amministratori locali di illuminare di giallo un monumento che aiuti l’azione di divulgazione rispetto a questa patologia”. 

A chiudere ci ha pensato Nadia Biancato, presidente della Consulta Pari Opportunità della città di Alessandria: “L’endometriosi è una malattia invalidante verso la quale solo recentemente si è iniziato a prestare attenzione, eppure ancora molti, anche le stesse donne, ne ignorano l’esistenza e gli effetti. Nel 2006, quando con il mio Club, Zonta, iniziammo a parlarne trovavamo l’assoluta impreparazione verso questa malattia. Da allora poco è cambiato, purtroppo. Sensibilizzare le donne a non sottovalutare i sintomi è il primo obiettivo dell’inserimento in ‘Marzo Donna’, ma vorremmo anche evidenziare come la Consulta sia vicina a tutte coloro che ne soffrono: non siete sole, parlatene, non emarginatevi. Le conseguenze di questa malattia sono subdole e vorremmo che ci fosse maggiore consapevolezza per evitare le forme di depressione in cui spesso si incappa per tutto ciò che l’Endometriosi porta con sé”.

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