Autore Redazione
giovedì
17 Febbraio 2022
05:34
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Cronaca - Alessandria

Misure antismog, spuntano i cartelli nei sobborghi ed è polemica: botta e risposta Pd-Giunta

Misure antismog, spuntano i cartelli nei sobborghi ed è polemica: botta e risposta Pd-Giunta

ALESSANDRIA – Non sono certo passati inosservati i cartelli stradali sulle misure antismog installati in questi giorni in diversi sobborghi di Alessandria. Diverse le segnalazioni di cittadini allarmati, soprattutto dalla Fraschetta: in tanti sono rimasti spiazzati da un provvedimento formalmente già in vigore (con l’attivazione di restrizioni temporanee sulla circolazione di alcuni mezzi in caso di sforamento per tre giorni consecutivi del limite di polveri sottili nell’aria, ndr) ma, come sottolineato dal Partito Democratico, non comunicato con chiarezza alla popolazione delle frazioni.

“Un fulmine a ciel sereno” ha sottolineato il candidato sindaco e consigliere comunale del Pd Giorgio Abonante “in questi casi sarebbe stato meglio annunciare misure di questo tipo, organizzare incontri coi cittadini. Sottolineiamo come opposizione la totale assenza di metodo da parte della giunta. Non si fa così. Sulla mobilità, poi, non si è fatto nulla: il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è stato approvato solo sulla carta, resta inapplicato. Da questa mattina abbiamo ricevuto tante segnalazioni, soprattutto dalla Fraschetta. Stiamo parlando di cittadini che hanno un’età media alta, e non tutti possiedono auto dell’ultima generazione. E poi senza gli adeguati controlli queste misure sono solo uno specchietto per le allodole. Come opposizione abbiamo chiesto la convocazione di una commissione consiliare dedicata e, se non avremo risposte soddisfacenti, porteremo un testo in consiglio comunale”. 

“Una totale mancanza di comunicazione da parte della giunta” ha aggiunto il collega di scranno Enrico Mazzoni, esponente Pd e vicepresidente del Consiglio Comunale “queste novità hanno creato forti disagi. Giustamente la gente può anche non conoscere nel dettaglio queste regole. Ricordo, poi, che i sobborghi hanno esigenze logistiche diverse rispetto alla città. Nessuno qui è a favore dell’inquinamento ma queste misure non sono certo di facile applicazione nelle frazioni. La legge, inoltre, consente di fare delle deroghe: giusta, ad esempio, quella che consente alle auto d’epoca di circolare in qualunque condizione. Perché, però, non si è venuto incontro agli anziani? Magari concedendo agli over 70 che hanno un solo mezzo di poter circolare, anche se non si tratta di un’auto di ultima generazione. Nei sobborghi, infatti, mancano i mezzi pubblici ed è più difficile spostarsi. Mi chiedo come potranno venire a sapere se si è sforato il limite di pm10 o no? E poi cosa si intende con la frase “eccetto autorizzati”? Come si sarebbe potuto ottenere l’autorizzazione?”.

Immediata la replica dell’assessore all’Ambiente di Alessandria, Davide Buzzi Langhi: “Quei cartelli rappresentano il recepimento di una normativa secondo la quale le limitazioni alla circolazione non riguardano solo il centro ma tutti i centri abitati, sobborghi compresi. Il Comune, per correttezza e trasparenza verso i cittadini, ha fatto mettere quei cartelli rispetto a una legge che esiste da tempo. I dettagli erano già stati comunicata quando era entrata in vigore la norma. Ritardi nelle consegne e le problematiche legate alla pandemia hanno semplicemente rallentato le procedure di installazione di quei segnali, comparsi solo qualche giorno fa. Pochi controlli? Come amministrazione confidiamo anche nella coscienza dei cittadini. Impossibile pensare di poter garantire un controllore a persona, ci saranno comunque dei monitoraggi a campione, come è stato sempre fatto. Sul fronte dell’inquinamento, tra l’altro, ho la sensazione che negli ultimi tempi non ci sono stati tanti giorni di sforamento dei limiti sulle pm10″.

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