Autore Redazione
lunedì
14 Marzo 2022
13:24
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Cronaca - Alessandria

Dottor Rotundi dopo le polemiche: “Down deficienti inteso come carenza, non è un commento dispregiativo”

Dottor Rotundi dopo le polemiche: “Down deficienti inteso come carenza, non è un commento dispregiativo”

ALESSANDRIA – A meno di una settimana dall’ultima Commissione Politiche e Sanitarie dove è intervenuto, il dottor Franco Rotundi, dirigente di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale di Alessandria, ha voluto fare alcune precisazioni rispetto ad alcuni concetti e frasi espresse in aula. 

“Per quanto attiene a tutte le considerazioni sul tema dei giovani, e in particolare in ordine alla tragica pandemia da Covid 19, ho voluto, con argomentazioni sia scientifiche sia frutto di lunga esperienza clinica, evidenziare come molte e prolungate restrizioni sociali e scolastiche, certamente indispensabili a tutelare le fasce più deboli della popolazione, abbiano contestualmente cagionato un sicuro pregiudizio alla vita didattica e di relazione dei più giovani, i quali, sempre dati scientifici alla mano, sono da sempre i meno esposti ai rischi di malattia più o meno grave. Tutto questo, come peraltro detto in Commissione Consiliare, parlando a titolo personale e non come dipendente dell’Azienda Ospedaliera, da cui peraltro pensionato a brevissimo”.

“Ho altresì lodato e condiviso anche in Commissione la gestione clinica e sanitaria della pandemia da parte della mia Azienda anche dal punto di vista della campagna vaccinale. E, desidero ancora precisarlo, senza avere mai abbracciato alcuna posizione estrema o “no vax” che non mi è mai appartenuta, né dal punto di vista clinico e morale. Ho solo parlato, ripeto, dei problemi dei giovani che mi stanno particolarmente a cuore, e degli oggettivi gravi reliquati di due anni di desocializzazione e descolarizzazione, non accusando nessuno, tantomeno i medici e ponendo domande per il futuro”. 

Rotundi è anche intervenuto rispetto alla seguente frase riguardo le persone affette da sindrome di Down, e stigmatizzata da tutto il direttivo del Centro Down Alessandria: “Io sono stato presidente del Centro Down. Sono deficienti certificati ma non bisogna trattarli da deficienti. Nel caso del gelato dato ai ragazzi dopo il vaccino covid abbiamo trattato tutti i nostri giovani come deficienti” aveva detto mercoledì scorso.

“Dovrebbe essere contestualizzata nell’ambito di una parte dell’audizione effettuata secondo toni decisamente più informali e colloquiali” ha precisato Rotundi “per il gelato pro vaccino, volevo soprattutto stimolare i ragazzi a prendere coscienza delle proprie convinzioni e ad esigere sempre rispetto per le proprie scelte, pur io escludendo intenzioni di inganno o mala fede dall’altra parte. Inoltre, ad ogni buon conto, posso solo rammentare di essere stato per 20 anni presidente del Centro Down di Alessandria e di avere sempre tenuto una condotta di assoluta tutela, applicata con amore proprio nei confronti delle persone portatrici di tale sindrome e/o disabilità psichica: la mia storia personale e morale parla per me. Pertanto qualsivoglia patente di “deficienza” deve essere intesa solo in senso letterale e clinico di carenza, come specificato nel discorso, rispetto ad un quadro di normalità clinica, e non certo quale commento dispregiativo o pregiudizievole. In sintesi e conclusione, tutto detto a favore dei giovani, senza accusare nessuno, solo porre domande e proporre soluzioni per il futuro”. 

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