Medea indignata per la candidatura alle elezioni rsu di Fossati, l’ex mister sospeso per frasi sessiste

ALESSANDRIA – L’associazione contro la violenza sulle donne, Me.dea, ha condannato apertamente la candidatura alle elezioni rsu di Maurizio Fossati, tra le fila della Cgil Funzione Pubblica, per il Comune di Novi Ligure. Il motivo dell’indignazione, spiega l’associazione è dovuta al fatto che Fossati faceva l’allenatore di calcio femminile e, nella stagione 2019/2020 allenava la Novese Calcio femminile, in serie B, periodo durante il quale “si è macchiato di fatti gravissimi nei confronti delle giocatrici“. “A loro rivolgeva frasi non solo offensive, ma omofobe e sessiste, in relazione al loro orientamento sessuale e di una di loro divenne anche stalker“, spiega Me.dea che, continua, ha portato “la Corte d’Appello sportiva a riconoscere Maurizio Fossati colpevole di questi reati, infliggendogli uno stop di 3 anni della sua attività sportiva“, fino a dicembre 2023.

Me.dea ha quindi ritenuto “inaccettabile che la CGIL abbia dimenticato o ignorato i fatti che hanno coinvolto Fossati“, una figura che per queste ragioni avrebbe dovuto essere “incandidabile“. Questa scelta è stata considerata tanto più inopportuna perché “lede la dignità di un sindacato che promuove la legalità e le pari opportunità“. La Cgli provinciale, continua l’associazione, “ha spiegato che tecnicamente non è stato possibile interferire con le candidature della categoria, ma è stato avviato un provvedimento interno per impedire l’elezione di Fossati. E ora – conclude Me.dea –  ci auguriamo che chi di dovere si assuma la responsabilità di una risoluzione positiva della vicenda“. La segreteria provinciale della Funzione Pubblica della Cgil, raggiunta da RadioGold, ha spiegato di aver appreso la candidatura solo a solo a presentazione avvenuta, quando ormai, spiega, non era più possibile impedirla.