Autore Redazione
lunedì
24 Agosto 2015
15:22
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Cronaca - Tortona

Furto all’oleodotto Eni: nei pozzi a valle della perdita “nessuna evidenza olfattiva e visiva di idrocarburi”

Furto all’oleodotto Eni: nei pozzi a valle della perdita “nessuna evidenza olfattiva e visiva di idrocarburi”

AGGIORNAMENTO ORE 19.15: questo lunedì sono state effettuate indagini su altri 12 pozzi a valle della perdita di idrocarburi che si è verificata a causa di un’effrazione dolosa in impianti della Società ENI SpA in località Rondò. All’atto di questi prelievi, ha fatto sapere l’amministrazione di Tortona, non sono emerse evidenze olfattive e/o visive, e si resta ora in attesa delle risultanze delle analisi che saranno oggetto di valutazione del prossimo tavolo tecnico riunito per giovedì prossimo. In parallelo la società di bonifica incaricata da ENI sta proseguendo gli interventi di risanamento della falda presente nell’area e predisponendo il piano di indagine per meglio definire e delimitare il plum della contaminazione.

“I nostri tecnici e quelli di ARPA, Provincia e ASL stanno lavorando al meglio, in sinergia e collaborazione, per affrontare quest’emergenza ambientale – ha dichiarato l’Assessore Fara “Auspichiamo che giovedì, al termine del tavolo tecnico, si possano avere ulteriori indicazioni sulle effettive dimensioni del problema e su quelli che saranno i necessari ed opportuni interventi di risanamento”.

TORTONA – Il Dipartimento di Arpa di Alessandria e Asti ha esteso l’area sottoposta a campionamenti attorno all’oleodotto ENI (QUI), nel tratto che attraversa il Comune di Tortona, dal quale sarebbe fuoriuscita benzina verde a seguito di un furto. I tecnici hanno avviato i campionamenti di acque superficiali e profonde in una ventina di punti per definire l’estensione dell’area colpita dall’inquinamento e dare indicazioni più precise al Comune, e di conseguenza ai proprietari dei pozzi, sui comportamenti da adottare.

I primi risultati delle analisi dovrebbero arrivare martedì sera.

“Le analisi di laboratorio – ha spiegato Alberto Maffiotti, Direttore del Dipartimento Arpa di Alessandria e Asti – si concentreranno in particolare sulla ricerca di marker tipici dell’inquinamento da idrocarburi; nello specifico si cercherà il metil-t-butil etere (MTBE) che è un componente della benzina verde. Purtroppo non è possibile quantificare la durata e la quantità di idrocarburi finiti nel terreno, potrebbe trattarsi di migliaia di litri. Basti pensare che in un piezometro a dieci metri dal punto di effrazione erano presenti fino a 80 centimetri di benzina“. 

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