Autore Redazione
martedì
22 Novembre 2022
17:00
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Cronaca - Alessandria

Semi di Senape all’autore delle scritte sulle panchine in piazza Vittorio Veneto: “Spiegaci il perché di quelle frasi e se ci credi davvero”

Semi di Senape all’autore delle scritte sulle panchine in piazza Vittorio Veneto: “Spiegaci il perché di quelle frasi e se ci credi davvero”

ALESSANDRIA – Le frasi scritte con un pennarello nero sulle quattro panchine in piazza Vittorio Veneto ad Alessandria amareggiano chi aveva lavorato per dare un colore e un significato diverso a ognuna di quelle panchine.

Le cooperative Semi di Senape e Remix questa estate avevano coinvolto un gruppo di ragazzi tra gli 11 e 14 anni e li avevano affiancati in un progetto di riqualificazione urbana che ha portato i giovani a esprimere la loro idea di società libera, riflettere su bullismo, violenza di genere ma anche su pace e ambiente.

Le frasi che oggi si leggono in nero accanto alle citazioni di poeti, scrittori e pensatori “sono lontane e stridono con i valori che rappresentano le quattro colorate panchine in piazza Vittorio Veneto ad Alessandria”.

Sono parole che Semi di Senape-Remix “condannano e non condividono” ha precisato Giulia Di Menza ma che hanno anche fatto “riflettere” le educatrici. Chi ha usato quel pennarello non ha scritto frasi “a caso” ma “ha ragionato sul tema di ogni singola panchina” e ha affiancato a ogni poesia e citazione una frase fortemente contrapposta. “Ci aspettavamo che qualcuno, prima o poi, rovinasse le panchine. Chi ha usato quel pennarello, però, non le ha semplicemente imbrattate ma ha ragionato sul messaggio e l’ha quasi sfidato con frasi diametralmente opposte. In quelle scritte io leggo proprio questo: un messaggio di sfida da parte di qualcuno, credo giovane, che ha comunque letto e compreso il senso delle parole di Martin Luther King, Alda Merini e Giorgio Caproni e ha scelto poi frasi che esprimono un’idea diametralmente opposta“.

Semi di Senape e Remix ora si confronteranno con l’assessore Michelangelo Serra che le aveva affiancate nel progetto di riqualificazione urbana “Intrecciare Fili”, realizzato col contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, per decidere il da farsi: “Non so se ci limiteremo solo a coprire quelle scritte. Credo sarebbe importante anche rispondere in qualche modo a quelle frasi. Quelle scritte dimostrano ancora una volta quanto ci sia bisogno di progetti per educare i giovani al rispetto del bene pubblico ma anche di iniziative per aiutarli a riflettere su frasi e gesti che magari si limitano solo a ripetere a replicare senza capirne davvero il senso. Per questo, dopo aver letto quelle scritte sulle panchine, la cosa che mi viene da dire a chiunque abbia usato quel pennarello è: confrontati con noi e spiegaci il perché di quelle frasi e se ci credi davvero“.

 

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