Analisi di Arpa in discariche piemontesi: Pfas, C6O4 e Adv anche nel torinese

ALESSANDRIA – È stata pubblicata ieri, lunedì 27 febbraio 2023, da Arpa Piemonte, un’indagine preliminare a livello regionale per approfondire la presenza dei PFAS “in alcune tipologie di rifiuti, a partire dai percolati di discarica”. Il quadro che restituisce questo studio, condotto nel 2022, “ha evidenziato la presenza pressoché dappertutto di PFAS nei percolati di discarica analizzati, seppur a diversi livelli di concentrazione” spiega Arpa, che, alla luce dei risultati, “suggerisce l’opportunità di estendere anche nel 2023 l’indagine per un quadro conoscitivo più approfondito“.

Nel corso dell’indagine condotta nel 2022, sono stati prelevati in tutto 14 campioni di percolato derivanti da altrettante discariche distribuite sul territorio regionale (1 in provincia di Vercelli, 2 in provincia di Biella, 1 in provincia di Asti, 2 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo e 5 in provincia di Torino) in discariche di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Dai risultati delle indagini emerge in particolare una presenza di “classe 4”, cioè superiore ai 50 microgrammi per litro di “altri Pfas” in tre discariche in provincia di Torino destinate ai rifiuti pericolosi, ai non pericolosi con cella per amianto e ai non pericolosi con rifiuti pericolosi stabilizzati e con cella per amianto. Il dato che cattura l’attenzione è però che “in questi tre impianti e nelle altre discariche in provincia di Torino e in provincia di Asti si riscontra, inoltre, presenza della molecola cC6O4“, brevettata da Solvay. “Le altre discariche del Piemonte si attestano sulla classe di concentrazione 3 (>5 e <50 microgrammi/litro ndr) per la sommatoria dei PFAS, ad esclusione di PFOA+PFOS“, mentre “in una sola discarica in provincia di Torino si rileva inoltre presenza della molecola ADV“, anch’essa di produzione Solvay.

Arpa ha comunicato l’opportunità di proseguire anche nel 2023 l’attività oggetto di questa analisi ma sarà a questo punto molto importante capire soprattutto il perché della presenza dei Pfas e di C6O4 come di Adv nelle discariche piemontesi e l’esatta provenienza. Queste sostanze infatti devono essere smaltite in impianti in grado di gestirli e allargare le analisi a questo ambito diventa cruciale nel percorso di tutela dell’ambiente e della salute.