Autore Redazione
martedì
27 Dicembre 2016
01:12
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Cronaca - Casale Monferrato

Da Casale a Montecarlo per stupire con piatti tipici della tradizione monferrina

Da Casale a Montecarlo per stupire con piatti tipici della tradizione monferrina

MONTECARLO – Da San Giorgio Monferrato a Montecarlo per creare un “piccolo posto di ristorazione italiana con impronta piemontese“. L’imprenditore casalese, Maurizio Grossi, nel 1999 ha lasciato il suo ristorante con una stella Michelin per dare vita a una nuova avventura a Monte Carlo. Insieme all’intera famiglia, composta dalla moglie e dai figli, ha raggiunto il principato dove ha dimostrato anche nell’elegante Città-Stato sulla Costa Azzurra, la bontà dei piatti del territorio: “siamo arrivati nel 1999, ho comprato un vecchio ristorante francese, e l’ho rimesso a nuovo, dando una immagine italiana alla struttura. Tutti i giorni ci rivolgiamo a fornitori italiani e francesi per la carne e il pesce e cerchiamo soprattutto di dare un carattere italiano, di cui andiamo molto fieri“.

Maurizio Grossi nel 1999 ha lasciato alle spalle una struttura avviata e solida, “Il Castello di San Giorgio” per rimettersi in gioco: “sono stato l’unico ristoratore della provincia di Alessandria ad avere una stella Michelin dal 1986 al 1999, anno in cui sono partito per Montecarlo. Oggi ci sono diversi bravi colleghi che hanno la stella, ma allora c’ero solo io.

La partenza verso Montecarlo è arrivata “nel momento di maggior successo – ha continuato il ristoratore. Ho deciso di lasciare la provincia quando le cose andavano molto bene perché mi piacciono le sfide e nella vita ci vuole un po’ di pazzia. Cambiano le regole di vita, ci si rimette in gioco e questa è una cosa che mi piace“.

A Montecarlo Maurizio propone anche ricette del territorio come i ravioli o le fondute di formaggi piemontesi, “tutti piatti molto apprezzati“, naturalmente proposti insieme al pesce locale e a piatti francesi. Così da oltre 17 anni il ristorante “La Romantica” compete con molte altre strutture, misurandosi anche in ambiti di solito appannaggio, in Francia, dei francesi come i formaggi o i dessert: “offriamo il montebore, il castelmagno, la robiola, tutti formaggi molto graditi, mentre sul fronte dessert presentiamo il bunet, la torta di nocciole e lo zabaione”.

Così, nel tempo, il ristorante di Maurizio si è guadagnato un nome perché “la nostra pubblicità sono i piatti che facciamo – ha spiegato con piglio da ristoratore vecchio stampo Maurizio”.

Una fama che ha portato nel ristorante vip come Biaggi, Capirossi, e solo qualche mese fa Roger Moore, il vecchio James Bond. Tutti incantati dai piatti monferrini e dalla qualità italiana.

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