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Dal 6 giugno ad Alessandria uno sguardo sull’Italia e sul mondo con le fotografie di Gianni Berengo Gardin

ALESSANDRIA – Dopo Gabriele Basilico, un altro mostro sacro della fotografia italiana esporrà le sue opere ad Alessandria. Circa 80 le immagini di Gianni Berengo Gardin in mostra dal 6 giugno al 15 settembre alle Sale d’Arte di via Machiavelli 13. Nato a Santa Margherita Ligure 94 anni fa, Berengo Gardin ha pubblicato 264 libri. L’inaugurazione si terrà proprio il 6 giugno, alle 17.30, alla presenza dello stesso Berengo Gardin. La mostra sarà poi visitabile dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 19. La mostra è stata realizzata dall’azienda speciale multiservizi Costruire Insieme e dalla Città di Alessandria, con la collaborazione di Alexala Agenzia Turistica locale per la Provincia di Alessandria. L’esposizione si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria nell’ambito del progetto “Alessandria e i grandi maestri della fotografia.

Per le Sale d’Arte di Alessandria le curatrici Giovanna Calvenzi e Susanna Berengo Gardin propongono una selezione di una sessantina di “Cose mai viste” (il titolo della mostra, ndr) ma con un’attenzione prevalente dedicata agli uomini e alle donne che Berengo Gardin ha incontrato nel corso del suo lavoro. Immagini non stampate, non pubblicate e che tuttavia testimoniano come di consueto la sua straordinaria maestria. Il viaggio nel suo archivio inizia nel 1954 e termina nel 2023. Attraversa molte città italiane, raggiunge Parigi, la Francia, la Croazia, l’Ungheria, la Spagna, la Norvegia, si ferma a Mosca, in Cina, in Giappone, a Londra e a New York.

Berengo ama dichiarare che “Non conta ‘come’ si fotografa ma quello che si fotografa”, una dichiarazione di intenti che sottolinea l’umiltà con la quale parla del suo lavoro e che implicitamente afferma di voler essere solo un testimone e non un autore. Ma indipendentemente da quello che Berengo desidera, le sue fotografie sono ben più della testimonianza di quanto ha visto: testimoniano anche la sua capacità di raccontare persone ed eventi con rispetto ed empatia, l’involontaria volontà di partecipare a quanto accade davanti al suo obiettivo e una saggezza nella scelta dei momenti e della composizione che hanno fatto di lui (anche contro la sua volontà) un vero maestro. Nel 1970, per il suo libro L’occhio come mestiere, l’amico fotografo Cesare Colombo gli consigliava di avere “due occhi come mestiere, uno da strizzare al cliente, mentre sarà l’altro quello più vigile e aperto”. La storia lo ha smentito: Berengo e questa mostra di inediti dimostrano che gli occhi di Berengo “vigili e aperti” sono tutti e due.

Chiude la mostra una sezione inedita di fotografie di Berengo Gardin realizzate nel 1994 in occasione della rievocazione storica della Battaglia di Marengo a Villa Delavo. Gli scatti fotografici del maestro compongono il catalogo “Gianni Berengo Gardin – Marengo, 1994” che contiene anche testi dell’esperto di storia napoleonica Giulio Massobrio. Il catalogo sarà presentato nel corso dell’inaugurazione.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria” ha detto il presidente, notaio Luciano Mariano “ha accolto con interesse la proposta di essere partner di ASM Costruire Insieme, del Comune di Alessandria e di Alexala in occasione della mostra di uno dei più noti fotografi italiani del nostro tempo che espone anche gli scatti realizzati in occasione della rievocazione della Battaglia di Marengo, contribuendo a ricordare un evento storico che ha cambiato le sorti dell’Europa e a valorizzare un sito che rappresenta un’importante occasione di promozione internazionale per tutto l’Alessandrino”. 

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