Autore Redazione
giovedì
25 Febbraio 2016
12:32
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Eventi - Valenza

La tragedia shakespeariana “Otello” al Sociale di Valenza

La tragedia shakespeariana “Otello” al Sociale di Valenza

VALENZA – Di tutte le tragedie di William Shakespeare, Otello è la più impressionante e la più terribile. Gelosia, paura, diffidenza razziale e culturale: questi sono i temi principali dell’”Otello” che il Teatro de Gli Incamminati propone al pubblico di Valenza venerdì 26 febbraio (ore 21).

Lo spettacolo, scelto dal direttore artistico Roberto Tarasco per la stagione APRE, vede in scena al Teatro Sociale di Valenza un “super cast”, composto da attori di provato talento, Filippo Dini e Antonio Zavatteri, che negli ultimi anni hanno ottenuto meritati riconoscimenti a livello nazionale.

L’ambientazione è ibrida, spazia tra il Medio Oriente antico e la prima Guerra del Golfo, con l’isola di Cipro immaginata come un decadente avamposto di Occidente accerchiato da un nemico “diverso” culturalmente che si teme ma non si conosce davvero.

Dal momento in cui il Moro di Venezia è schiavo della gelosia, il cuore e la mente dello spettatore sono stretti in una morsa. Amore, pietà, paura, speranza e timorosa sospensione dell’animo lo attraversano. Forse non esiste argomento più eccitante della gelosia sessuale che sale all’intensità della passione; sono sentimenti che comportano un senso di vergogna e di umiliazione, e per questo spesso si tengono nascosti. Perché una gelosia come quella di Otello converte la natura umana nel caos, e libera la bestia che è nell’uomo. Per contro Iago nella tragedia è uno straordinario psicologo e drammaturgo, è il primo esteta della storia occidentale.

Sullo sfondo del tema della diffidenza razziale e culturale si consumerà lo scontro tra “il parto mostruoso” dell’intelligenza di Iago, e la natura romantica e primitiva di Otello.

Uno scontro che porterà alla più insopportabile delle sofferenze, quella dell’innocente Desdemona, e alla sensazione di una civiltà occidentale che crolla sotto il peso delle proprie stesse conquiste culturali.

Precisa il regista Carlo Sciaccaluga: “La messa in scena risponde all’esigenza di trovare una nuova via che superi l’odiosa distinzione tra spettacoli “colti” e spettacoli “popolari”, gli uni cerebrali e incomprensibili, gli altri ammuffite messe in scena. Questo Otello è uno spettacolo sia colto che popolare, che emoziona il pubblico ma che, come diceva Bertolt Brecht, gli sta anche “un passo avanti”.

L’adattamento della tragedia di William Shakespeare vede in scena Filippo Dini, Antonio Zavatteri, Giulia Eugeni, Roberto Serpi, Alberto Giusta, Mariella Speranza, Massimo Brizi e Cristina Pasino. La regia è di Carlo Sciaccaluga. Produzione Teatro de Gli Incamminati.

Costi dei biglietti: intero 15€; ridotto 12€.

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