Autore Redazione
giovedì
21 Aprile 2016
13:44
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Eventi - Alessandria

Una giornata di Jazz al Conservatorio con il Jazz Day Unesco

Una giornata di Jazz al Conservatorio con il Jazz Day Unesco

ALESSANDRIA – Venerdì 22 Aprile, ore 11 al Conservatorio “Vivaldi” in Sala Abbà Cornaglia, via Parma 1 si tiene l’International Jazz Day Unesco. Il programma cerca di rappresentare al meglio la storia del jazz e di onorare il Jazz Day Unesco con una serie di classici scritti dagli stessi jazzmen e jazzwomen.

Il jazz è ritenuto la più originale elaborazione artistica degli Stati Uniti d’America, in grado di perseguire attraverso la musica una propria identità socioculturale: è una sonorità che nasce all’incirca a fine Ottocento nei territori meridionali degli Stati Uniti d’America e che ininterrottamente arriva sino a oggi, dapprima ad opera degli ex schiavi neri che elaborano in maniera originale alcuni elementi sia dalla cultura africana che da quella europea. Il jazz in America segue i cambiamenti sociali, economici, culturali, politici (via via la diaspora, l’abolizione della schiavitù, il repulisti di Storyville, la malavita a Kansas City, la Grande Depressione e il New Deal, le lotte per i diritti civili, il giovanilismo ribelle, il Black Power, eccetera). In Europa, al di là dell’avvento delle dittature che, fra le due guerre, ostacolano l’effetto libertario del jazz medesimo, sono soprattutto la fine del secondo conflitto mondiale e la contestazione sessantottesca a favorire lo sviluppo di un’autentica cultura jazzistica soprattutto nelle nuove democrazie occidentali (e di riflesso anche, clandestinamente, nei Paesi d’Oltrecortina).

Da un lato infatti con la sconfitta del nazifascismo, grazie all’apporto delle truppe alleate, l’Europa accoglie a braccia aperte i nuovi liberatori con il loro bagaglio di ‘American Way Of Life’ di cui il jazz negli anni QuarantaCinquanta è ancora parte essenziale. Dall’altro invece la cosiddetta ‘contestazione generale’, simboleggiata dal Sessantotto o Maggio parigino, in realtà attiva grosso modo tra il 1967 e il 1970, compie un’autentica rivoluzione soprattutto in ambito culturale, spazzando via ogni accademismo: in tal senso, in musica, si guarda al free jazz quale proposta da cui elaborare inediti percorsi creativi, tra istanze giovanili, linguaggi underground, provocazioni artistiche, utopie sperimentali, ribellismi feroci.

Il progetto è stato concepito durante il Corso di Storia del Jazz II per la Laurea Specialistica dell’Anno Accademico 2013/14 – Docente: Guido Michelone.

IL PROGRAMMA
Gimmie A Pigfoot – Bessie Smith
In A Mellotone – Duke Ellington
Honeysuckle Rose – Fats Waller
A Night In Tunisia – Dizzy Gillespie
‘Round Midnight – Thelonius Monk
Giod Bless The Child – Billie Holiday
Weird Nightmare – Charles Mingus
Black Nile – Wayne Shorter

Protagonisti del concerto saranno:
Lorena Gioia – voce
Alessandra Soro – voce
Luana Spinella – voce
Daniele Miceli – chitarre
Tommaso Di Muzio – pianoforte
Andrea Chirico – basso elettrico

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