Autore Redazione
lunedì
5 Febbraio 2018
15:36
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Politica - Casale Monferrato

Casale Capitale della Cultura: “La nostra presentazione più originale”

L'audizione a Roma è piaciuta. La commissione sorpresa dalla coesione di Comuni, cittadini e istituzioni.
Casale Capitale della Cultura: “La nostra presentazione più originale”

CASALE MONFERRATO – “La nostra presentazione è stata ritenuta la più originale e la commissione è rimasta stupita dall’entusiasmo, dalla competenza e dalla compattezza della candidatura visto che c’era anche la minoranza“. Con queste parole il sindaco Titti Palazzetti ha commentato l’esito l’audizione di Casale in qualità di finalista per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. Casale sta infatti sfidando con coraggio e spavalderia altre nove città: Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.

Nella sede del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, alle 12, a Roma una coesa delegazione ha spiegato perché la città dovrebbe diventare Capitale della Cultura. “Noi confidiamo nella vittoria ma non possiamo esserne certi – ha aggiunto il sindaco. Alcuni componenti della giuria hanno detto che il nostro progetto era genuino. Certo, ci sono molte candidate forti ma l’importante era dimostrare la nostra capacità di rinascere, di poter costruire un futuro più giusto e più bello con la partecipazione dei cittadini”.

“Siamo molto soddisfatti – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Casale, Daria Carmi perché la risposta del territorio c’è stata e questo dimostra che siamo veramente forti e che possiamo ottenere risultati più grandi di noi. Con questo percorso fatto finora abbiamo fatto passi avanti e spero che da parte di tutti ci sia l’intelligenza di capitalizzare quello che abbiamo anche negli anni venire. Sentirsi così orgogliosi di essere casalesi e monferrini era qualcosa che mancava da un po’ di tempo al territorio. Percepire la partecipazione degli altri comuni del Piemonte deve farci alzare il livello delle discussioni e delle vocazioni del territorio”.

Durante l’appuntamento è stato proiettato il video promozionale realizzato dal videomaker monferrino Stefano Viale Marchino ed è stato presentato il sito www.casalemonferrato2020.org, ufficialmente online da oggi, un portale che contiene tutto il percorso fatto per arrivare tra le finaliste, uno strumento di valorizzazione di risultati che fungeranno da base per il futuro culturale della comunità a prescindere da quale sarà la Capitale Italiana della Cultura 2020 con, al suo interno, tutte le foto pubblicate su Facebook con l’hashtag #CasaleMonferrato2020 a testimoniare di come il percorso svolto dalla città per cercare di ottenere questo importante riconoscimento sia stato condiviso e sostenuto da tutta la collettività.

Il colloquio si è svolto come previsto, con l’introduzione del sindaco Palazzetti e la presentazione del dossier da parte dell’assessore Carmi. Quindi, nella seconda fase, la Commissione ha rivolto domande alla delegazione. In particolare gli esperti si sono concentrati sugli strumenti di accoglienza turistica, su chiedere come si intenda affrancare l’immagine della città dalle vicende legate al dramma dell’amianto e sulla riqualificazione dell’area del Po e di tutto il territorio. Tutti i membri della delegazione hanno risposto secondo le loro specifiche competenze. È stato particolarmente apprezzato l’impegno della città in tema di accessibilità, concretizzatosi recentemente nell’adesione al “Manifesto della Cultura Accessibile a tutti” e nella partnership con At Media che permette, grazie alla tecnologia Coperniko, la visita a diversi elementi del territorio, dai vigneti agli infernot fino al Paraboloide (è presente un’anteprima sul sito www.casalemonferrato2020.org). È stato inoltre apprezzato l’appoggio alla candidatura dato da tantissime realtà istituzionali di tutta la Regione, come i Comuni di Alba e Cuneo, segno di una volontà – quella di vedere Casale Monferrato
Capitale Italiana della Cultura 2020 – condivisa da tutto il territorio. Il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 sarà assegnato il 16 febbraio. Per sostenere la candidatura sui social network si possono pubblicare contenuti utilizzando l’hashtag #CasaleMonferrato2020 e non solo. Maggiori informazioni possono essere trovate al link www.comune.casale-monferrato.al.it/casale2020

Questa mattina inoltre, nella Sala della Regina a Montecitorio, il presidente della Camera, Laura Boldrini, ha ricevuto e premiato una delegazione di quasi cinquanta studenti e insegnanti
dell’Istituto Tecnico Agrario Vincenzo Luparia di San Martino di Rosignano, vincitori del concorso nazionale “Immagini per la Terra” che si propone di promuovere nei giovani le tematiche ecologiche attraverso un percorso di consapevolezza della necessità di modificare gli stili di vita e di consumo. Protagonista del premio è il Vivaio Eternot, monumento dell’artista Gea Casolaro composta da piante di Davidia Involucrata al Parco Eternot, il cui mantenimento e riproduzione delle piante (la complessa operazione di innesti e talee) è svolto proprio dagli studenti dell’Istituto monferrino coordinati dal professor Giancarlo Durando.
La delegazione, guidata dalla dirigente scolastica Nicoletta Berrone, è stata premiata anche per il progetto Chiudere il Cerchio, mirato alle buone pratiche di differenziazione dei rifiuti e di trasformazione degli scarti in risorse da utilizzare con la costruzione e utilizzo di una compostiera in cui convogliare gli scarti della mensa scolastica. Nel pomeriggio, alle 17, al Quirinale, sarà quindi premiata con il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Della Repubblica Sergio Mattarella l’oncologa casalese Daniela Degiovanni. Lei è una delle trenta destinatarie delle onorificenze conferite a coloro che si siano distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto alla violenza. Daniela Degiovanni, di 65 anni, è premiata con la motivazione: “Per l’impegno profuso, nel corso della sua vita, alla cura e all’assistenza delle vittime da amianto e delle loro famiglie”.

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