Autore Redazione
lunedì
11 Maggio 2015
14:01
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Politica - Alessandria

Costruire Insieme in stato di agitazione contro il possibile esubero di 9 dipendenti 

Costruire Insieme in stato di agitazione contro il possibile esubero di 9 dipendenti 

ALESSANDRIA – Solo pochi giorni fa i dipendenti di Costruire Insieme di Alessandria erano tornati a pungolare pubblicamente l’amministrazione comunale per avere risposte “chiare e coerenti” sul futuro dei 45 lavoratori dell’azienda speciale. Un appello lanciato a pochi giorni dal nuovo incontro con l’esecutivo di Palazzo Rosso e a poche settimane dalla fine della copertura della cassa integrazione in deroga, in scadenza a fine maggio (clicca QUI per la notizia). La risposta arrivata venerdì dall’amministrazione comunale e dal nuovo cda dell’azienda è stata però l’ennesima doccia gelata sulla testa dei lavoratori. Alla luce del budget stanziato per Costruire Insieme, hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil, l’amministrazione avrebbe calcolato 9 dipendenti in esubero. La notizia, comunicata alla fine della scorsa settimana dagli assessori Vittoria Oneto e Mauro Cattaneo ha fatto saltare dalla sedia i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, indignati da quello che hanno definito “l’atteggiamento inerte e superficiale” dell’amministrazione che con una sequenza infinita di “se, ma e vedremo” avrebbe procrastinato i problemi “ai limiti dell’irrisolvibilità”. Anzichè tenere fede alla promessa di “non lasciare indietro nessuno” l’amministrazione, secondo i sindacati, avrebbe puntato “al surreale risanamento” dell’azienda speciale attraverso i licenziamenti “senza prevedere alcuna soluzione per il ricollocamento” dei 9 lavoratori. Una strada che i sindacati hanno subito deciso di contrastare dichiarando lo stato d’agitazione dei dipendenti.Come sempre – hanno chiosato Cgil, Cisl e Uil e la Rsa di Costruire Insieme – a pagare questa situazione sono i lavoratori che hanno la sola responsabilità di essersi sacrificati per far funzionare al meglio delle loro possibilità i servizi erogati dell’Azienda, confidando che la volontà dell’amministrazione fosse il mantenimento dei posti di lavoro e dei servizi ai cittadini, come per altro sottoscritto nell’accordo sindacale dal sindaco Rita Rossa lo scorso luglio e più volte anche pubblicamente ribadito dall’assessore Oneto. Nonostante l’assessore Oneto avesse promesso che a servizi partiti (biblioteca, musei, Bianconiglio) sarebbero stati corrisposti adeguati stanziamenti, a distanza di nove mesi ciò non è avvenuto.  Alla luce dei fatti riportati, sindacati ed rsa proclamano da oggi lo stato di agitazione.”

 

 

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