Autore Redazione
venerdì
29 Aprile 2016
03:49
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Politica - Alessandria

Il Collegio dei Revisori promuove il Rendiconto 2015 di Alessandria: questa sera la parola al consiglio comunale

Il Collegio dei Revisori promuove il Rendiconto 2015 di Alessandria: questa sera la parola al consiglio comunale

ALESSANDRIA – Con quattro voti favorevoli, due contrari e un astenuto la Commissione Bilancio ha dato il via libera al Rendiconto 2015 del Comune di Alessandria, pronto a essere sottoposto questo venerdì sera al voto del consiglio comunale. Il bilancio dell’ente ha ricevuto l’ok del collegio dei revisori dei conti, presenti questo giovedì in aula. “Per il secondo anno l’ente ha chiuso con un avanzo di amministrazione” ha ricordato il presidente del Collegio dei Revisori Giancarlo AiassaAlessandria ha mantenuto i conti in linea, ma restano notevoli problematiche nella gestione della liquidità, con tanti debiti da pagare e l’innalzamento dei tempi di pagamento. Tempi che dovranno tornare a livelli accettabili come previsto dalle norme. L’Organismo Straordinario di Liquidazione ha comunque fatto sapere di essere in saldo attivo. Il Comune sta ancora facendo i conti con gli strascichi di un 2014 ancora non “allineato”, dal 2016 arriverà un miglioramento.”

Un altro punto critico sollevato dal collegio dei revisori è la situazione delle partecipate. “Non abbiamo avuto riscontri certificati in base alle disposizioni della Corte dei Conti” ha continuato il presidente Aiassa “il termine ultimo è entro dicembre di quest’anno.

Nella lunga relazione di 41 pagine dell’organismo tecnico viene comunque premesso che le considerazioni fatte potrebbero essere viziate da una visione ancora non completa dell’ente, visto che il collegio è stato nominato cinque mesi fa. “La struttura e l’organizzazione amministrativa sono adeguate ed è stato rispettato il contenimento delle spese del personale.”

In attesa del dibattito di questa sera, in consiglio comunale, già in Commissione Bilancio le opposizioni hanno comunque espresso le loro perplessità. “Con le aliquote delle tasse al massimo, nel 2015 sono arrivati 71.1 milioni di euro dai tributi versati dagli alessandrini” ha detto il consigliere Pdl Piercarlo Fabbionel 2010 le entrate erano di 44.8 milioni, il 36% circa in meno. Visto che il debito pregresso viene scaricato su un prestito di 70 milioni di euro le entrate avrebbero dovuto comportare servizi di miglior qualità. Il dissesto è un alibi, moltissimi Comuni italiani hanno portato le tasse al massimo, visto il progressivo abbassamento dei trasferimenti dello Stato. E poi l’applicazione del disavanzo di 46 milioni del 2011 è illegittimo, costituito da una competenza falsata.”

“La fotografia della Città sotto il profilo socio-economico è deprimente” ha aggiunto in una nota Giovanni Barosini, dell’UDC “non risulta possibile recuperare l’accertato e non è chiara, al momento, una strategia per recuperare l’evasione . A proposito degli indebitamenti sono stati contratti altri milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti e questo non fa altro che aggravare una situazione già pesantissima. Sul capitolo fornitori, infine, sono troppo elevanti i 220 per ovviare ai pagamenti. Si rischia di annientare imprese e aziende di questa comunità, già agonizzante.”

“Questo rendiconto è come un gatto che si poggia sulle unghie, basta che ne ceda una per cadere” la metafora del consigliere del Movimento 5 Stelle Domenico Di Filippoa fronte di una qualità scadente dei servizi per i cittadini, alla fine sempre i primi a rimetterci.”

“Non è vero che i servizi sono scadenti” ha replicato l’assessore al Bilancio Giorgio Abonante “occorre fare una valutazione sul medio-lungo periodo. Ad esempio sulla raccolta rifiuti sta iniziando a vedersi un miglioramento. E il servizio degli asili nido è uno dei migliori d’Italia. A questo Comune il dissesto è stato praticamente imposto. Ora la relazione dei revisori dei conti testimonia che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta. Di più non si poteva fare. Ricordo che è solo dallo scorso anno che il Comune è potuto tornare ad accendere mutui e attivare i cantieri per, ad esempio, migliorare lo stato delle strade. Per legge le aliquote dovranno restare al massimo fino al 2017: la ricetta per una tassazione più ragionevole è l’emersione dell’evasione. La presenza di una pressione fiscale in crescita è proprio la diretta conseguenza di un aumento degli accertamenti. Dal 2014 al 2015 il riscosso è aumentato di 800 mila euro.”

Ad assistere alla Commissione Bilancio di giovedì c’erano anche alcuni ragazzi delle classi quarte del Liceo Scientifico Galilei, nell’ambito del progetto “Costruttori di Democrazia” promosso dal consigliere Simone Annaratone.

Francesco Conti

 

 

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