Alessandria contestata: “Vergognatevi, toglietevi la maglia grigia”

ALESSANDRIA – Sono passate le 3.30 di notte ma la frustrazione è ancora troppa per dormire. L’1-1 contro la Lupa Roma sa di beffa visto che, anche se a pari punti coi grigi a quota 75, è la Cremonese ad avere in pugno la serie B grazie al vantaggio negli scontri. Per i tifosi dell’Alessandria è l’ennesimo finale di stagione amaro. Per questo una ventina di supporters ha atteso nel cuore della notte il pullman con tutta la squadra, arrivato all’hotel Diamante di Spinetta Marengo. Nel gruppo di contestatori anche qualche “reduce” di Tivoli, sveglio da quasi 24 ore e con ancora negli occhi lo sconforto di una occasione gettata via.

“Quando il Livorno ha segnato li abbiamo incitati ancora di più” ha raccontato un tifoso “ma non è servito a nulla. A volte i giocatori della Lupa Roma restavano a terra e non c’era nessun calciatore dell’Alessandria che li invitava a rialzarsi, per affrettare il gioco. Pensando a dove la squadra ha disputato il match, un campo di periferia, io fossi stato un calciatore grigio avrei fatto di tutto per non doverci tornare più, il prossimo anno. ”

A far aumentare la rabbia il gestaccio che Mezavilla avrebbe fatto nei confronti dei tifosi dell’Orso, al termine della partita, stigmatizzato da Orgoglio Grigio.

È stato proprio il centrocampista brasiliano, insieme al direttore sportivo Giuseppe Magalini, uno dei più bersagliati quando, uno dopo l’altro, dirigenti e calciatori sono scesi dal pullman e sono schizzati via in albergo, scortati dalle forze dell’ordine.

“Vergognatevi, toglietevi la maglia grigia” la frase più volte ripetuta all’indirizzo di Sosa e compagni, applauditi ironicamente.

Gli unici applausi veri sono stati riservati ad Andrea Servili, allenatore dei portieri e indimenticata bandiera grigia.

Alla fine l’unico a fermarsi a parlare con i tifosi è stato il team manager Filippo Giordanengo: “Siamo delusi quanto voi” ha provato a spiegarsi.

L’Alessandria è stata in serie B solo per 27 minuti, dal gol di Evacuo al pareggio di Gigli. E per altri 42 minuti, dal gol del livornese Maritato fino al triplice fischio della sfida del Galli, la cadetteria era maledettamente a portata di mano. Bastava bucare per la seconda volta la squadra penultima in classifica. Una rete che non è mai arrivata.