Stipendi privati: Pavia al 54esimo posto nella classifica nazionale

PAVIA – L’analisi retributiva a Pavia e provincia riflette una dinamica salariale inferiore rispetto ad altre province lombarde, evidenziando un divario significativo. Secondo il Geography Index 2024, la Retribuzione Globale Annua Lorda (RGA) media di Pavia si attesta a 29.390 €, posizionandola al 54° posto su scala nazionale e in una fascia intermedia in Lombardia, dove la media regionale è di 34.033 €. Rispetto ad altre province della regione, Pavia registra una RGA inferiore a quelle di Milano, che si colloca al vertice nazionale con 37.661 €, e altre province come Varese (32.915 €), Monza Brianza (32.844 €) e Brescia (32.138 €).

Il confronto con le altre province lombarde mostra un chiaro gradiente salariale nord-sud, dove le province più vicine a centri economici come Milano o Brescia tendono a offrire stipendi più alti, grazie alla maggiore presenza di aziende con capacità economiche più elevate. Milano domina la classifica regionale e nazionale, spingendo verso l’alto i livelli retributivi della Lombardia. In questo contesto, Pavia si colloca nella parte inferiore della classifica lombarda, superata anche da province come Bergamo (31.953 €) e Como (32.056 €), ma rimanendo comunque davanti a Sondrio (29.717 €) e Mantova (29.705 €), evidenziando una situazione salariale non uniforme all’interno della regione.

La distanza retributiva tra Pavia e Milano (oltre 8.000 €) testimonia l’importanza del contesto economico locale, dove il dinamismo del mercato del lavoro milanese catalizza competenze altamente richieste, mentre altre aree, come Pavia, risultano meno competitive. Questa disparità interna alla Lombardia si riflette anche a livello nazionale, dove Pavia rimane nella fascia media-bassa, influenzata dalla presenza di settori produttivi con minor valore aggiunto rispetto ad altre aree più industrializzate.

Le differenze salariali evidenziate dalla tabella sono rappresentative del divario economico interno alla Lombardia, una delle regioni con le maggiori disparità salariali d’Italia.