Un nuovo centro di ricerca antimafia dedicato a Virginio Rognoni

PAVIA – L’inaugurazione del Centro Studi di Legislazione Antimafia Virginio Rognoni rappresenta un passo cruciale per Pavia e per l’intera comunità accademica e civile. Il 3 ottobre, il Collegio Universitario S. Caterina da Siena ha ospitato l’evento che segna la nascita di un nuovo punto di riferimento per l’analisi e lo studio della normativa antimafia. L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia, onora la memoria di Virginio Rognoni, un uomo che ha legato il proprio nome alla storia della lotta alla mafia e alla legislazione italiana.

Il nome di Virginio Rognoni è strettamente associato alla Legge Rognoni-La Torre del 1982, che ha introdotto nel Codice Penale il reato di associazione mafiosa, un passo determinante nella lotta alla criminalità organizzata. Nel suo intervento, la Rettrice Giovanna Torre ha evidenziato l’importanza di questo progetto per la città e per l’accademia: “Virginio Rognoni è una figura centrale per la città di Pavia, non solo per il suo lungo e prestigioso percorso politico, ma soprattutto per il contributo che ha dato alla cultura giuridica e alla difesa dei principi costituzionali”.

Il Centro Studi, nato con l’obiettivo di contribuire alla comprensione e al contrasto dei fenomeni mafiosi, mira a diventare un polo d’eccellenza a livello nazionale e internazionale. Giovanna Torre ha sottolineato il ruolo centrale del Centro nel raccogliere l’eredità intellettuale e morale di Virginio Rognoni, evidenziando la volontà di creare un luogo di riflessione e approfondimento sui grandi temi della giustizia contemporanea.

Il progetto prevede lo sviluppo di tre filoni di ricerca: storico, dottrinale e giurisprudenziale. Oltre a essere uno spazio di ricerca, il Centro offrirà ai giovani studiosi una struttura didattica polifunzionale, permettendo loro di confrontarsi su temi di rilevanza cruciale per il sistema giuridico. Questo nuovo polo promette di contribuire concretamente al progresso del sapere giuridico, ponendo Pavia al centro del dibattito sulla giustizia e sulla legislazione antimafia.