Autore Redazione
giovedì
18 Ottobre 2018
01:08
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Politica - Alessandria

Una nuova idea di democrazia contro sovranisti e populisti

Sabato l'associazione Arcipelago terrà un Seminario con tanti intellettuali attorno a un tavolo per immaginare un nuovo progetto politico
Una nuova idea di democrazia contro sovranisti e populisti

ALESSANDRIA – Alessandria sabato 20 ottobre, all’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, dalle 9.30, discuterà di un nuovo progetto politico. L’Associazione Arcipelago ha pensato a un’intera giornata di confronto per immaginare un percorso “con una precisa idea di democrazia, un progetto di governo nuovo e di rottura con la vecchia interpretazione dell’Europa, ma in contrasto con sovranisti e populisti”.

Arcipelago riunisce nomi quali Giorgio Barberis, Aldo Bonomi, il sociologo Domenico De Masi, l’esperto in etica e responsabilità sociale d’impresa Emilio D’Orazio, Alberto Martinelli, Guido Ortona, il giurista Franco Pizzetti , Marco Revelli, il sociologo Luca Ricolfi. Prenderà parte ai lavori anche Massimo Cacciari, l’intellettuale già sindaco di Venezia, Massimo Cacciari promotore dell’Appello del 3 agosto.
Le “menti pensanti” del Seminario “Time’s UP e ora una Nuova Europa” dialogheranno su temi specifici, suddivisi in cinque sessioni, a partire dalla prima dal titolo emblematico di “Crepuscolo della Politica”, per proseguire su temi quali Globalizzazione e Governance, Nuove Tecnologie, Lavoro, Rappresentanza.
Accogliendo l’invito di un gruppo di intellettuali firmatari dell’Appello del 3 agosto, Arcipelago si fa promotrice di un Seminario da cui scaturirà un percorso innovativo e condiviso, fuori dagli
schemi, aperto a cittadini che si mettono in rete per riprendersi la politica ed un network online che articolerà la propria presenza sul territorio” ha spiegato Carlo Viscardi, Presidente dell’Associazione “L’Arcipelago”, prefigurando una “infrastruttura leggerà” che darà voce ad un progetto politico tutto nuovo. “Noi riteniamo che, collassate le vecchie forme della rappresentanza, nel contesto di una società contraddistinta da un elevato grado di disintermediazione e accentuata personalizzazione della politica, debba essere ricercato un nuovo ordine democratico. È una Nuova Europa che deve costituirsi”.

La partecipazione al Seminario è consentita sino ad esaurimento posti.
Con una quota di adesione di 50,00 euro è anche possibile prender parte a lunch, coffee break e avere gli atti che verranno prodotti.
Chi vuole partecipare può contattare Arcipelago via mail – info.arcipelago@gmail.com – o chiamando la segreteria organizzativa del Seminario: cell 3488906795.
Il blog www.assocaizionearcipelago.it accompagna e prepara questo momento di confronto a cui si sta lavorando da mesi perché è in gioco il futuro del nostro Paese e dell’Europa.

L’appuntamento sarà suddiviso in 5 sessioni: Crepuscolo della politica, Globalizzazione senza Governance, Salto tecnologico, Il lavoro che cambia, Chi rappresenta chi?

L’APPELLO DEGLI INTELLETTUALI

Di seguito l’appello degli intellettuali, firmato da Enrico Berti, Massimo Cacciari, Michele Ciliberto, Biagio de Giovanni, Vittorio Gregotti, Paolo Macrì, Giacomo Manzoni, Giacomo Marramao,
Mimmo Paladino, Maurizio Pollini, Salvatore Sciarrino.
La situazione dell’Italia si sta avvitando in una spirale distruttiva. L’alleanza di governo diffonde linguaggi e valori lontani dalla cultura — europea e occidentale — dell’Italia. Le politiche progettate sono lontane da qualsivoglia realismo e gravemente demagogiche. Nella mancanza di una seria opposizione, i linguaggi e le pratiche dei partiti di governo stanno configurando una sorta di pensiero unico, intriso di rancore e risentimento. Il popolo è contrapposto alla casta, con una apologia della Rete e della democrazia diretta che si risolve, come è sempre accaduto, nel potere incontrollato dei pochi, dei capi. L’ossessione per il problema dei migranti, ingigantito oltre ogni limite, gestito con inaccettabile disumanità, acuisce in modi drammatici una crisi dell’Unione europea che potrebbe essere senza ritorno.

L’Europa è sull’orlo di una drammatica disgregazione, alla quale l’Italia sta dando un pesante contributo, contrario ai suoi stessi interessi. Visegrad nel cuore del Mediterraneo: ogni uomo è un’isola, ed è ormai una drammatica prospettiva la fine della libera circolazione delle persone e la crisi del mercato comune. È diventata perciò urgentissima e indispensabile un’iniziativa che contribuisca a una discussione su questi nodi strategici. In Italia esiste ancora un ampio spettro di opinione pubblica, di interessi sociali, di aree culturali disponibile a discutere questi problemi e a prendere iniziative ormai necessarie. Perché ciò accada è indispensabile individuare, tempestivamente, nuovi strumenti in grado di ridare la parola ai cittadini che la crisi dei partiti e la virulenza del nuovo discorso pubblico ha confinato nella zona grigia del disincanto e della sfiducia, ammutolendoli. Per avviare questo lavoro — né semplice né breve — è indispensabile chiudere con il passato ed aprire nuove strade all’altezza della nuova situazione, con una netta ed evidente discontinuità: rovesciando l’ideologia della società liquida, ponendo al centro la necessità di una nuova
strategia per l’Europa, denunciando il pericolo mortale per tutti i paesi di una deriva sovranista, che, in parte, è anche il risultato delle politiche europee fin qui condotte.

C’è una prossima scadenza, estremamente importante, che spinge a mettersi subito in cammino: sono ormai alle porte le elezioni europee. C’è il rischio che si formi il più vasto schieramento di destra dalla fine della Seconda guerra mondiale. La responsabilità di chi ha un’altra idea di Europa è assai grande. Non c’è un momento da perdere. Tutti coloro che intendono contribuire all’apertura di una discussione pubblica su questi temi, attraverso iniziative e confronti in tutte le sedi possibili, sono invitati ad aderire.

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