Autore Redazione
lunedì
12 Novembre 2018
01:44
Condividi
Politica - Alessandria

Mozione ‘pro vita’: Rossa e DemA contro “l’oscurantismo”

Pronti a tutto per impedire il ritorno dell' "oscurantismo"
Mozione ‘pro vita’: Rossa e DemA contro “l’oscurantismo”

ALESSANDRIA – Non si spengono, anzi, le polemiche sulla mozione “pro vita” presentata da Emanuele Locci e Oria Trifoglio e da numerose forze politiche. Dopo le contestazioni del Movimento 5 stelle e di ‘Non una di meno’, sono arrivati anche i feroci attacchi dell’ex sindaco, Rita Rossa, e del movimento DemA Alessandria nei confronti di quello che è stato definito un attacco alla legge 194, alle donne e alle loro libertà.

L’ex sindaco Rossa ha definito i firmatari “vigliacchi, persone senza il coraggio di esprimersi contro la Legge. Ricorrono, infatti, all’escamotage di un linguaggio falsamente positivo e propongono iniziative per il sostegno alla maternità facendo un generico riferimento alle conseguenze sociali della 194, nonché ad autoproclamare Alessandria “città a favore della vita”. Il testo fa ampio riferimento ad ipotetiche inefficienze e distorsioni della L.194 avallate da dati forniti dalle associazioni pro-vita, dichiaratamente contrarie all’interruzione di gravidanza.
In base ai dati del Ministero, invece, gli aborti risultano in costante diminuzione, segno che la Legge ha effetti positivi e segno che la cultura dell’attività sessuale protetta e consapevole va incentivata. Semmai in questi anni è prevalsa la cultura del silenzio e di un finto pudore sulla contraccezione e poco si è fatto per contrastare l’obiezione di coscienza, spesso usata come paravento nelle strutture pubbliche per cadere quando gli stessi obiettori agivano in strutture private.
Su 1000 donne, tra i 15 e i 49 anni, nel 2015 il ricorso all’interruzione di gravidanza era pari a al 6,6% circa e nel 2016 al 6,5% con una riduzione dell’1,7%. Inoltre diminuiscono le donne giovani che vi fanno ricorso ma molte, per effetto dell’attività delle associazioni che tendono a dissuaderle, anche usando argomenti scivolosi, si sentono in colpa e finiscono per rivolgersi a privati, se possono permetterselo, o peggio a persone improvvisate mettendo a rischio la loro salute”.

Tutte motivazioni che spingono il Pd e la Lista Rossa a opporsi, in Consiglio Comunale, alla mozione presentata da Locci e Trifoglio. Posizione netta anche da parte di DemA Alessandria, che non intende arretrare sui diritti conquistati dalle donne, e che chiede “il ritiro immediato della mozione – dice Andrea Malacarne, coordinatore di DemA Alessandria. Neanche un singolo centesimo dei soldi pubblici delle alessandrine e degli alessandrini dovrà essere erogato ad associazioni ed enti antiabortisti che vogliono limitare, se non addirittura impedire, il diritto delle donne all’autodeterminazione e all’interruzione volontaria della gravidanza, un diritto su cui già pesa enormemente l’istituto dell’obiezione di coscienza. Non è un caso, infatti, che la seconda firmataria della mozione sia Oria Trifoglio, ex dirigente medico con specializzazione in Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Alessandria, obiettrice di coscienza, ex Vice Sindaca della Giunta guidata da Rita Rossa e attualmente consigliera comunale per il Quarto Polo. Nel mirino di DemA anche il Movimento 5 stelle perchè “ad Acqui“, ha agigunto Malacarne, la “giunta 5 Stelle presta gratuitamente spazi pubblici al Movimento per la Vita per perseguire le propria politica apertamente antiabortista. Ad Alessandria, invece, i pentastellati attaccano l’amministrazione su questa mozione ma accettano che, a partire da Acqui fino al livello nazionale, il loro Movimento sia parte di un governo che avalla le peggiori posizioni retrograde sui diritti delle donne. Non c’è coerenza né credibilità.”

DemA ha uquindi promesso la propria presenza martedì 13 novembre all’assemblea convocata da ‘Non una di Meno’, alle 20.30 alla Casa delle Donne in Piazzetta Monserrato 1, per parlare proprio di questi temi.

Condividi