Autore Redazione
lunedì
30 Novembre 2020
11:08
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Politica - Valenza

Sindacati su fusione Amv-Amc: “Dove si è persa l’azienda di Valenza? In ballo svariati posti di lavoro”

Sindacati su fusione Amv-Amc: “Dove si è persa l’azienda di Valenza? In ballo svariati posti di lavoro”

VALENZA – Le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno invocato chiarezza sull’operazione di fusione dei rami del Servizio Idrico Integrato delle aziende Amc di Casale e Amv di Valenza in una nuova società. Le parti sociali hanno chiesto un incontro urgente perché “all’apertura della procedura è arrivata una sola azienda, quella casalese. Ci chiediamo dove si sia persa l’azienda di Valenza, città che ha di recente cambiato l’amministrazione comunale. Il tempo scorre drammaticamente e in ballo ci sono svariati posti di lavoro ai quali sono legate famiglie. La questione si fa meramente politica essendo ad oggi sciolti i nodi amministrativi e societari per cui ci aspettiamo dalle amministrazioni comunali interessate che facciano immediatamente chiarezza sul futuro dell’operazione che le riguarda e del loro stesso territorio”. 

“L’operazione” hanno aggiunto i sindacati ricostruendo la vicenda “nasce dalla necessità di mettere in atto la normativa nazionale e regionale volta ad affidare la gestione d’ambito ad un unico gestore entro il termine del 31/12/2023.  Avendo partecipato a numerosi incontri con tutti i soggetti coinvolti (Comune di Casale Monferrato, Comune di Valenza, AMC spa, AMV spa) abbiamo visto nascere e delinearsi il percorso che prevedeva tempi certi, tempi oggi maturi e nei quali ci troviamo pienamente. L’operazione concordata fra tutti i soggetti di cui sopra prevedeva sotto la regia dell’A.T.O. n.2 che ha agevolato in ogni modo i lavori e le società coinvolte, la costituzione di una nuova società ed il conferimento del servizio dal 01-01-2021 mettendo così al sicuro le concessioni del servizio in un’azienda più forte sul mercato. Tradotto: garanzie lavorative e occupazionali in prospettiva per i prossimi anni e servizio idrico sempre gestito da mani pubbliche anziché da aziende completamente private”. Una prospettiva che, però, secondo i sindacati in questo momento non si sta attuando.

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