Autore Redazione
giovedì
23 Settembre 2021
05:33
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Politica - Alessandria

Pd e M5S su Amag: “Visioni diverse tra presidente e a.d.”. Dall’azienda rassicurazioni su vendita Alegas

Pd e M5S su Amag: “Visioni diverse tra presidente e a.d.”. Dall’azienda rassicurazioni su vendita Alegas

ALESSANDRIA – Una commissione Bilancio lunga e articolata quella andata in scena martedì ad Alessandria, dedicata al Gruppo Amag, con tanti temi al centro della discussione, a cominciare dalla vendita dell’80% dell’azienda Alegas a un partner industriale. Al termine il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno evidenziato “una divergenza di visione” tra il presidente del Gruppo Paolo Arrobbio e l’amministratore delegato Adelio Ferrari. “Non solo nei contenuti ma anche nei toni” ha sottolineato il consigliere Pd Rita Rossacontestiamo il fatto che non ci sia un piano industriale, una visione complessiva sull’azienda. La vendita di Alegas si inserisce in una situazione poco chiara, con una azienda allo sbando. L’altro ieri, tra l’altro, è stato approvato il bando per la manifestazione di interesse della vendita di Alegas, anche se nella stessa maggioranza si era chiesto di dibattere su questo argomento prima di procedere. Un progetto, quello della vendita di Alegas, che non pare essere condiviso da tutta la giunta, come emerso da un post dell’assessore Barosini sul suo profilo Facebook. L’amministratore delegato ha poi tracciato un quadro negativo rispetto alla situazione organizzativa e del personale, si è detto addirittura contrario ad alcune sponsorizzazioni, come quella all’Alessandria Calcio. In un passaggio concitato il presidente Arrobbio si è rivolto al suo amministratore delegato dicendo di sciacquarsi la bocca quando utilizza il suo nome. Da premettere che in questo caso si è trattato di un passaggio equivocato dal presidente ma, anche se derivante da un equivoco, l’alterco è stato molto forte, sintomo di una forte tensione: basta poco perché le scintille tra i due si accendano. Resta la divergenza sulle prospettive e questo ci fa dire che anche le ragioni della crisi di maggioranza in Comune hanno a che fare con gli interessi attorno alla vendita di Alegas. Noi abbiamo quindi chiesto la convocazione di una commissione per poterci confrontare col titolare legittimo delle deleghe (il nuovo vicesindaco Trussi, ndr) e ribadiamo la preoccupazione rispetto a tutti questi passaggi affrontati senza un piano industriale”.

“E’ decisamente preoccupante che il cda di Amag abbia i nervi così a fior di pelle, soprattutto dopo il rimpasto di giunta e poco prima di grandi operazioni a fine mandato come la vendita di Alegas e il project financing sulla raccolta rifiuti. Terremo gli occhi ben aperti” ha sottolineato in una nota il Movimento 5 Stelle.

Rispetto alla vendita Alegas, il presidente Arrobbio aveva comunque rassicurato le opposizioni, sulla falsariga di quanto aveva già sottolineato l’ex vicesindaco Buzzi Langhi la settimana scorsa in consiglio comunale. “L’intero gruppo ha 398 dipendenti, con un’età media di 50 anni. Complessivamente nei prossimi 5 anni andranno in pensione 40 persone in persone (19 impiegati e 21 operai). I dipendenti di Alegas potranno essere assorbiti tranquillamente all’interno del gruppoha sottolineato Arrobbio “Non c’è assolutamente alcuna preoccupazione di tipo sindacale, giovedì (oggi, ndr) sottoporremo ai sindacati una proposta di accordo. Sarà garantito il mantenimento economico e giuridico dei lavoratori. Nell’ultimo periodo abbiamo stabilizzato 70 persone e non abbiamo fatto neanche un’ora di cassintegrazione, questo è un nostro fiore all’occhiello. Prima di dire che gli amministratori sono incapaci bisognerebbe andare a vedere con quali margini si andava a gestire la vendita del gas e di alcune attività. Rispetto al project financing, inoltre, l’unico costo è il pagamento della commissione, circa 120 mila euro, ma c’è ancora la procedura. Se si dovesse chiudere il costo andrà a zero, chi se lo aggiudica assorbirà tutti i costi. E’ vero che ha avuto un rallentamento ma lo abbiamo voluto noi perché quella tecnologia non ci convinceva, era già sorpassata. Quando il soggetto promotore realizzerà il progetto definitivo noi apriremo un confronto con la città, su questo tema voglio che tutti siano d’accordo. Il tempo sarà galantuomo. Non ho mire politiche e non farò campagna elettorale. Io amo la trasparenza, in questa azienda c’erano consulenti che erano stati presidenti di questa azienda e assessori al bilancio in passato e io non li ho cambiati. Non abbiamo nulla da nascondere rispetto ai bilanci, ho voluto favorire il confronto”.

Rispetto all’operazione di Alegas l’amministratore delegato Adelio Ferrari si era detto “d’accordo a determinate condizioni. La ricerca di un partner aziendale è una via aziendalmente utile e giusta, ma sulla vendita occorrono ancora valutazioni specifiche, occorre capire bene qual è l’obiettivo di vendita. Cosa facciamo delle risorse che entreranno in Alegas e Amag? Dove mettiamo le risorse che entreranno? Se vogliamo far rientrare al Comune determinate risorse qual è la strada da seguire. I tecnici stanno studiando la risposta. Mi chiedo anche quale sarà la reazione del sistema bancario quando entreranno risorse nel gruppo: sosterranno i piani di rientro concordati o chiederanno un anticipo della chiusura dei piani?”

“La vendita dell’80% di Alegas non è ancora avvenuta, non facciamo i conti senza l’oste” ha precisato il presidente Arrobbio “lunedì il cda ha approvato il bando per la manifestazione di interesse. Ricordo che chi si aggiudicherà la partnership dovrà pagare il contratto di servizio ad Amag: 1.5 milioni per cinque anni, e questo tutelerà Amag e i lavoratori. Per entrare nel nostro dataroom e vedere i nostri numeri dovranno versare 15 mila euro a fondo perduto, questo dimostrerà il reale interesse. Insomma, serve ancora un momento di riflessione, a tutela dell’azienda sono stati fissati dei paletti e, anche se la gara andasse deserta, l’azienda resterebbe in sicurezza e andrebbe avanti con le sue gambe. Non c’è assolutamente alcun rischio, non c’è alcuna allerta”.

L’ex vicesindaco e assessore alle Partecipate Davide Buzzi Langhi, infine, ha sollecitato a breve una commissione con l’advisor che si aggiudicato la gara per fare da consulente a questa operazione: “Un mio desiderio in nome della garanzia e della trasparenza, per informare i consiglieri di quello che è stato fatto e di quello che si farà”. Buzzi Langhi ha poi replicato al consigliere Rossa rispetto alle divergenze nella giunta sul tema Alegas: “La nostra maggioranza ha preso una linea ben precisa: fare questa operazione, è stato dato mandato ad Amag di farla, abbiamo stabilito una linea che tutti gli assessori hanno sostenuto. Ora non so che dire se poi qualcuno, magari proprio ora che ci sono le elezioni, scrive su Facebook frasi non allineate. Per noi contano gli atti, non Facebook. La linea è stata concordata da tutte le parti politiche, siamo convinti della bontà dell’iniziativa e per questo ringrazio gli amministratori di Amag”.

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