Autore Redazione
giovedì
12 Gennaio 2023
19:58
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Politica - Alessandria

“Il nucleare per fronteggiare le nuove sfide del mondo”: Azione Alessandria pronta a stimolare il dibattito

“Il nucleare per fronteggiare le nuove sfide del mondo”: Azione Alessandria pronta a stimolare il dibattito

ALESSANDRIA – Rispetto all’energia nucleare il partito Azione promuoverà nel mese di febbraio ad Alessandria una serie di momenti pubblici di confronto e dibattito. “Si tratta” hanno sottolineato il vicesegretario di Azione Piemonte, Giovanni Barosini, e il segretario provinciale di Azione, Massimo Arlenghi,di uno dei temi fondamentali che riguardano il nostro presente e futuro. L’obiettivo è rendere maggiormente consapevole l’intera Comunità. Coinvolgeremo ovviamente anche e soprattutto chi ha una visione completamente diversa dalla nostra. Importante è la partecipazione e la lucida presa di coscienza su argomento che possono apparire complessi e distanti”. 

Sul nucleare, in particolare, sono intervenuti due esponenti del Gruppo di lavoro ‘Energia e Ambiente’ di Azione Alessandria, il divulgatore scientifico e docente di matematica e fisica Enrico D’Urso e l’ingegnere e ambientalista Giuseppe Abagnale.

“Nucleare: soluzione Green o Greenwashing? Perché dovremmo riaprire il dibattito sul nucleare per fronteggiare le sfide del mondo moderno. Riscaldamento globale, guerra in Ucraina, diminuzione della biodiversità, costo dell’energia. In questi anni si stanno accavallando problematiche che fino a pochi anni fa erano considerate dalla gente distanti o impossibili. La siccità del 2022 e, prima ancora, la guerra russo-ucraina hanno però portato all’attenzione queste problematiche che richiedono soluzioni e non toppe momentanee”.

“I problemi energetici riguardano sia l’ambiente che l’economia. L’economia beneficerebbe enormemente dall’utilizzo di combustibili fossili a basso o bassissimo costo (come il carbone) e da un rilassamento generale delle normative ambientali ma questo comporterebbe un aumento consistente dell’inquinamento che si tramuterebbe, nel breve periodo, in un aumento della mortalità per inquinamento e, nel lungo periodo, nel peggioramento dell’effetto serra. La nuova presa di coscienza collettiva su questi problemi ha accelerato i piani di abbandono dei combustibili fossili per passare a fonti energetiche a minor impatto ambientale, con notevoli differenze a seconda delle nazioni. Nazioni come Spagna e Germania, ad esempio, puntano sull’abbandono totale dell’energia nucleare ed all’utilizzo di sole energie rinnovabili (per massima parte eolico e fotovoltaico). Altre stanno introducendo o incrementando anche la quota di nucleare (come Polonia, Regno Unito ed Egitto) parallelamente a grossi investimenti nelle rinnovabili”.

“Come si posiziona l’Italia in tutto questo? Il dibattito sul nucleare negli ultimi mesi è ripreso, dopo che si era interrotto una decina d’anni fa a seguito del disastro di Fukushima. Non c’è ancora alcun piano concreto per l’Italia poiché le posizioni dei partiti sono antitetiche su questo tema (al contrario di molte altre nazioni ove maggioranza e opposizione sono concordi, come in Canada). Una parte fondamentale per risolvere un problema è comprenderlo e, quindi, essere informato sulla tematica, sulle cause del problema e sulle conseguenze delle possibili soluzioni. L’uomo è da sempre impaurito da ciò che non conosce, da ciò che non riesce a spiegare. L’uomo antico era impaurito dal fulmine e dagli eventi naturali in genere e associava alla stregoneria intossicazioni alimentari da ergot (Claviceps purpurea)”.

“Oggi abbiamo tutti gli strumenti per capire e curare ma, in passato, si incolpava il soprannaturale per questi avvenimenti. Anche il nucleare è affetto da questo bias di conoscenze; bias dovuto alla scarsa conoscenza del tema da parte della popolazione, a sua volta dovuta a una carente diffusione di informazioni da parte degli enti di governo che troppo spesso si lasciano condizionare dalle correnti politiche più che dai dati oggettivi. Troppo spesso, infatti, si tende a dar credito alle parole di giornalisti e opinionisti che, per ignoranza o malignità, offrono visioni distorte della realtà, instaurando paure infondate che si diffondono come catene di Sant’Antonio, oscurano le reali problematiche e ritardano la ricerca di possibili soluzioni. Questo si traduce nel più importante problema del nucleare: l’accettazione popolare”.

“Nessuno vuole qualcosa di cui non sa abbastanza o che, addirittura, gli viene detto essere nocivo. A questo fine, la sezione locale di Azione propone una discussione pubblica con l’obiettivo primario di chiarire dubbi e rispondere a domande riguardo l’energia nucleare avvalendosi sia di chi sostiene il nucleare che di chi lo osteggia, e far capire la differenza fra veri problemi (come l’enorme catena burocratica di approvazione e controllo del settore) da problemi solo percepiti (come la gestione dei rifiuti). Il pubblico può e, anzi, è invitato a partecipare e a porre tutte le domande inerenti il tema ai relatori i quali offriranno risposte quanto più possibile esaustive e comprensibili, anche supportate da dati e studi. Con questa occasione ognuno potrà costruirsi la propria opinione. Poco importa se questa sia favorevole o meno al nucleare purché sia un’opinione fondata su una corretta informazione e non sul sentito dire. Questo e molto altro sarà tema di discussione aperta che organizzeremo nel mese di febbraio in Alessandria”. 

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