Autore Redazione
giovedì
2 Marzo 2023
07:46
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Politica - Alessandria

Ravetti invita la politica a dire come stanno le cose sulla carenza dei medici di famiglia

Ravetti invita la politica a dire come stanno le cose sulla carenza dei medici di famiglia

ALESSANDRIA – Il problema di alcuni sobborghi senza medici di famiglia coinvolge anche la politica e sull’argomento è intervenuto anche il consigliere regionale del Partito Democratico, Domenico Ravetti che ricorda i numeri di questa emorragia: “Secondo i dati della Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati, infatti, dai quasi 44.400 del 2016 siamo passati a meno di 40.000. Un calo costante che ha avuto un impatto anche sugli ambulatori, chiusi al ritmo di circa mille all’anno a partire dal 2019, e ha lasciato tre milioni di italiani senza medico di baseAssistiamo a un trend di continua diminuzione del numero dei medici di famiglia, ed è molto probabile che la situazione non migliorerà. Secondo l’Ente nazionale di previdenza e assistenza medici (Enpam), nei primi sei mesi del 2022 sono entrati in servizio solo 226 nuovi medici di famiglia a fronte di 2.173 pensionamenti”.

Una situazione che si accanirà sulle periferie, continua Ravetti, che già “hanno iniziato ad avere problemi le aree marginali lontane dalle città ed ora è arrivato il tempo delle periferie delle città, i sobborghi. Si fa presto a parlare ma come sempre la misura della politica va presa a terra al fianco delle persone. E se una toppa nei sobborghi a sud della città è stata messa, in particolare a Cantalupo, ora pare molto più complicato metterla a San Giuliano Nuovo e Vecchio dove il medico provvisorio di medicina generale ha rassegnato le dimissioni. La comunicazione ufficiale dell’ente preposto recita ‘nonostante gli sforzi profusi nell’individuare dei medici disponibili a sostituirlo, non è stato possibile trovare alcun dottore che potesse assumere tale incarico’. Dal 1° marzo, in sostanza, anziani, giovani, persone autosufficienti o non autosufficienti, dovranno trovarsi un altro medico secondo indicazioni specificate in un avviso esposto da qualche parte. Una beffa. Se non bastano nemmeno più le “toppe”, se non si vuole o se non si può trovare per tempo la soluzione, almeno si abbia il coraggio di dire le cose come stanno. La politica abbia un sussulto di realismo. Vale per tutti: basta con l’uso delle parole dissociate dalla realtà“.

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