Autore Redazione
martedì
7 Marzo 2023
14:52
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Politica - Alessandria

Pronto Soccorso: in Piemonte cala del 25% il numero dei pazienti in attesa di ricovero rispetto a dicembre

Pronto Soccorso: in Piemonte cala del 25% il numero dei pazienti in attesa di ricovero rispetto a dicembre

PIEMONTE – “Le nostre azioni sono state efficaci“. Così il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha commentato i risultati del piano straordinario di intervento sui Pronto Soccorso, presentato poco meno di tre mesi fa. Per porre un freno al cosiddetto fenomeno del boarding (pazienti bloccati al Pronto Soccorso in attesa di essere ricoverati) i primi interventi immediati hanno infatti riguardato la possibilità di liberare più posti letto attraverso le dimissioni nelle rsa, nei luoghi di continuità a valenza sanitaria e in quelli di lungodegenza e riabilitazione, grazie anche a un sistema di monitoraggio centralizzato dalla stessa regione. Oggi, ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda Zero Carlo Picco, sono stati ricavati oltre 1600 posti letto a disposizione, più della metà sono occupati.

Rispetto a dicembre, inoltre, è calata del 25% la media di pazienti del Pronto Soccorso in attesa: da 506 a 365, a parità del numero di accessi. “L’obiettivo è ridurre ancora di più questo numero, è la nostra priorità” ha aggiunto Cirio “questo vuol dire che la Regione ha fatto la sua parte, contro una situazione anarchica delle varie Aziende. Oggi tutti i dati vengono messi a fattor comune, Azienda Zero monitora il livello di occupazione dei reparti”. Nella seconda parte dell’anno, inoltre, sarà attivata la possibilità di verificare online sul sito di Azienda Zero i tempi di attesa nei singoli Pronto Soccorso del territorio. 

Questo martedì è stato fatto anche il punto sul piano straordinario per la riduzione delle liste di attesa, a un anno dalla sua presentazione. “Il covid è stato una grande palestra” ha precisato il Governatore “la campagna vaccinale covid ci ha messi a sistema, una rivoluzione copernicana nel campo delle liste d’attesa. Oggi chi deve fare una mammografia o una visita cardiologica viene preso in carico con una telefonata e poi il paziente viene avvertito con un sms quando c’è lo spazio. Sono dati buoni, la cura funziona perché tutti ci stanno mettendo del loro. Senza il supporto della sanità privata non avremmo potuto recuperare valori di produzione prima del covid”. Questi i dati:

“I tempi medi di attesa rispetto al 2018 sono migliorati: 37 giorni rispetto ai 38 del 2018” ha aggiunto Cirio “su 42 prestazioni sanitarie in ben 25 i giorni di attesa sono inferiori rispetto a 5 anni fa. Nelle altre prestazioni, dove il ritardo era di 8 giorni ora è di 6. Alcune regioni hanno chiesto di replicare il nostro modello piemontese”.

Entro il 31 marzo anche per le visite urologiche, chirurgiche e per la radiologia tradizionale sarà attivato il meccanismo di presa in carico diretta della regione, con l’avviso attraverso un sms. “Un percorso che sta dando i suoi frutti, stiamo recuperando quello che si è perso in tanti anni non investendo sulla sanità” ha concluso Cirio.

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