Autore Redazione
lunedì
10 Luglio 2017
21:54
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria: con Ranieri qualità e quantità. “In mezzo gioco ovunque”

Il talento ex Atalanta è arrivato in prestito temporaneo, della durata di un anno.
Alessandria: con Ranieri qualità e quantità. “In mezzo gioco ovunque”

ALESSANDRIA – La sua provenienza calcistica è una garanzia di qualità assoluta. Arrivato all’Alessandria in prestito annuale, ad appena 20 anni il centrocampista Roberto Ranieri vanta una lunga trafila nel settore giovanile dell’Atalanta, dai Pulcini alla Primavera, sotto la guida di una istituzione come Mino Favini.

“In nerazzurro ti insegnano a giocare a calcio fin da piccoli” ha detto Roberto Ranieri ai microfoni di Radio Gold “Si lavora soprattutto sulla tecnica, solo col pallone. E poi diversamente dagli altri settori giovanili, in Primavera arrivano sette/otto giocatori dai Pulcini. Nelle altre squadre, invece, si tende a cercare giocatori subito pronti.”

Ranieri ha avuto modo di allenarsi a fianco di altri talenti purissimi, oggi sulla bocca di tutti. “In Primavera ho giocato con Kessie, lui addirittura veniva impiegato come difensore centrale. E poi conosco molto bene Caldara, Conti, Gagliardini e Grassi, abbiamo fatto tutta la trafila del vivaio dell’Atalanta insieme. Con Caldara, in particolare, ho vissuto i mesi di riabilitazione dopo un’operazione al ginocchio, quando avevo tredici anni.”

Arrivato da poche ore in città Ranieri ha già avuto modo di toccare da vicino il mondo Alessandria: “Mi ha stupito l’organizzazione di questa società, col mister e col direttore ho avuto modo di parlare per pochi minuti. Ma durante la trattativa l’Alessandria mi ha fatto capire che punta forte su di me.  L’opzione di acquisto che la società potrà esercitare tra un anno è un chiaro segnale in questo senso. Spero che questa stagione rappresenti per me un trampolino di lancio per restare in grigio anche l’anno prossimo. Dopo quanto successo l’anno scorso immagino che la voglia di vincere sia cresciuta ancora di più. Il diritto di “recompra” dell’Atalanta? Significa che temono di potermi perdere.”

Anche se ha solo 20 anni Ranieri può essere definito un vero e proprio elemento universale del centrocampo: “Ho giocato in tutti i ruoli: mediano, interno, in un centrocampo a due e ho fatto anche il trequartista. Per caratteristiche fisiche mi vedo mediano davanti alla difesa ma sono a disposizione del mister. Non ho particolari preferenze. Sono tanti i centrocampisti che mi piacciono: Pirlo per il lancio, Thiago Alcantara, Iniesta, Verratti per la personalità e per il fatto che non perde mai una palla. Insomma, giocatori che sanno fare un po’ tutto, che mandano in porta il compagno con una giocata ma che non disdegnano, come Verratti ad esempio, l’interdizione e il lavoro sporco. La cattiveria agonistica non mi manca sennò a Cosenza non avrei di certo trovato spazio. Devo “mettere su” ancora qualche chilo, migliorare la massa muscolare.”

Alla prima esperienza da professionista in Calabria, lo scorso anno, Ranieri ha infatti collezionato ben 29 presenze: “A Cosenza sono arrivato per fare panchina ma poi mi sono fatto trovare pronto quando mi hanno chiamato in causa. La Lega Pro è un altro mondo, un altro ritmo e un’altra fisicità rispetto al campionato Primavera e il livello è molto alto. Mi manca il primo gol. Prima o poi dovrà succedere. Specialista delle punizioni? In Primavera non mi tiravo certo indietro, a Cosenza c’erano calciatori con più esperienza ma se capita io ci sono.”

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