Cronaca

“Il maestro del silenzio” di Massobrio: il racconto di una guerra invisibile

RADIO GOLD –  Lo scrittore alessandrino Giulio Massobrio dal 9 luglio tornerà in tutte le librerie con un un suo romanzo. Si chiama “Il maestro del silenzio“, edito da Rizzoli, ed è una spy story avvincente che tocca uno dei temi più attuali di questi anni: gli attentati terroristici. Tutto parte da un incidente lungo l’autostrada ligure, poi da lì si dipana un’incalzante serie di eventi. Come sempre Massobrio traduce per iscritto il lungo e minuzioso lavoro di ricerca dando vita a un racconto pieno di suspense che prende spunto dalla realtà.

Il maestro del silenzioFigure furtive scivolano nei caruggi, nelle ombre della casba di Genova tra il caos delle botteghe e i silenzi di vecchi bordelli. Da lontano occhi attenti osservano, perché il tempo incalza e gli eventi sbandano ora che sulla Superba, nei giorni della Conferenza Internazionale del Mediterraneo, incombe la minaccia di un attentato. A sventarla, in un clima di tensione e paura che opprime l’Europa intera, è chiamata l’Unità Zero dei Servizi italiani, capeggiata dal veterano Fosco e da Petra, la “numero due” con cui è meglio non incrociare troppo a lungo lo sguardo. La squadra si avvale di scrupolosi analisti, abilissimi hacker, infallibili operativi e soprattutto di Mimo: il trasformista dai cento volti, l’agente segreto condannato a vivere mille vite. Ma stavolta la trama
ordita dal nemico sembra invincibile. E solo calandosi nella mente dell’avversario, l’Unità Zero potrà riuscire a neutralizzarne gli intenti di morte.
Grazie a una meticolosa ricerca sul campo, Giulio Massobrio crea una perfetta alternanza tra il ritmo dell’azione e le schermaglie del duello psicologico. Riscrive il genere della spy story restituendo le intime contraddizioni, le debolezze inconfessabili, la tormentata umanità delle donne e degli uomini che operano nelle più riservate agenzie di intelligence.

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