Autore Redazione
martedì
27 Aprile 2021
12:38
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Politica - Alessandria

I dubbi di Domenico Ravetti sulla sanità in provincia di Alessandria: “Serve chiarezza”

I dubbi di Domenico Ravetti sulla sanità in provincia di Alessandria: “Serve chiarezza”

ALESSANDRIA – “Serve chiarezza sul cambiamento radicale in atto dell’organizzazione sanitaria piemontese e alessandrina. E la chiarezza non c’è. Lo immaginavo“. A scriverlo in una nota il consigliere del Pd Domenico Ravetti. Focus del suo intervento la sanità piemontese oltre che quella della provincia di Alessandria. “Noi lo abbiamo urlato contro vento e ora, sommessamente, nel dibattito sulla proposta di costituzione della Azienda Zero, l’ha ammesso, nella sostanza, anche l’Assessore regionale alla sanità leghista (Luigi Icardi, ndr)“. Ravetti poi aggiunge: “È stato sufficiente governare due anni per capire che nella stessa provincia il sistema non funziona al meglio con due aziende sanitarie che gestiscono la stessa rete ospedaliera”.

Il consigliere regionale del Pd: “Per questo ho dichiarato che non farò barricate sulla proposta di costituire l’Azienda Zero piemontese che è un ente che centralizzerebbe programmazione, gestione e controllo e che cambierebbe radicalmente la sanità piemontese; nessuna barricata purché l’avvio coincida con un nuovo Piano Socio Sanitario Regionale e con la chiarezza sul destino delle Aziende sanitarie universitarie, ospedaliere e locali”. Ravetti poi sottolinea che “nel frattempo come se fosse una Repubblica Autonoma, Tortona ha affidato a pagamento uno studio ad una eccellenza universitaria privata lombarda finalizzato a dimostrare le buone ragioni della privatizzazione dell’ospedale. Non commento le scelte delle Istituzioni tortonesi, appunto sono autonome. Mi domando solo perché Regione Piemonte sul futuro di una struttura sanitaria, di cui è proprietaria attraverso Asl Al, non decida a prescindere dagli studi lombardi”.

Il dem ha sottolineato in conclusione di non aver “pregiudizi sulla privatizzazione di alcuni servizi ospedalieri, anch’io ho scelto l’Occidente dopo la caduta del muro di Berlino. Ma in Piemonte per produrre studi gratis in tal senso abbiamo l’Assessorato regionale alla sanità, il personale delle Asl e delle Aso, Ires Piemonte e tre Università di cui una con base nella nostra Provincia”.

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