Autore Redazione
giovedì
10 Agosto 2023
17:13
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Cronaca - Alessandria

Laguzzi contro revoca reddito di cittadinanza: “Ad Alessandria stimate 6mila persone sotto soglia povertà”

Laguzzi contro revoca reddito di cittadinanza: “Ad Alessandria stimate 6mila persone sotto soglia povertà”

ALESSANDRIA – L’assessore alle politiche sociali, Giorgio Laguzzi, torna sulla revoca del reddito di cittadinanza, preoccupato per le conseguenze sociali che già ora sono tangibili. Le conseguenze della decisione del Governo, spiega, si stanno misurando già ora negli uffici comunali, “portando molte persone a riversare agli impiegati le loro situazioni di disagio economico e spesso la loro frustrazione”.

Siamo di fronte ad una potenziale “bomba sociale” a cui lo Stato deve rispondere tempestivamente: nella sola provincia di Alessandria, sono poco meno di 1000 i percettori di RdC che hanno appreso via SMS di aver perso il diritto al sussidio. Un numero così elevato di persone che nel giro di pochi giorni si trovano ora a non poter più usufruire, inaspettatamente, di una fonte di sostegno economico, rappresentano un fenomeno sociale molto delicato.

Anche i numeri, aggiunge Laguzzi, fanno emergere una situazione sempre più drammatica. “L’Istat – continua – stima che nel nord-ovest il 7% della popolazione è in povertà assoluta, perciò è ragionevole pensare che ad Alessandria circa 6000-6500 persone sono sotto questa soglia, ciò significa che le 1000 card destinate alla nostra città sono del tutto insufficienti a soddisfare le necessità – men che meno a contrastare la povertà o l’inflazione per le fasce più deboli, considerando inoltre anche la scelta del Governo di rendere questa misura non strutturale e non erogata su base mensile, ma soltanto una tantum e con la cifra veramente esigua di €380″.

Tutto questo porta l’assessore a confermare che il Governo abbia fatto “una scelta sbagliata le cui gravi ripercussioni danneggiano i nostri concittadini più fragili. Inoltre, questa tensione si è già purtroppo scaricata sugli uffici e sui funzionari comunali che però non possono fare altro che attivare le sole 1000 social card che il Ministero ha destinato alla città, secondo i criteri stabiliti a Roma”.

Laguzzi quindi chiede “con forza che il Governo riconsideri con attenzione le sue scelte in materia di contrasto alla povertà o sostegno al reddito e che non abbandoni né le famiglie in difficoltà né gli enti locali – il Comune e gli altri Enti territoriali – che non sono oggi in grado di rispondere come vorrebbero alle necessità delle proprie concittadine e dei propri concittadini“.

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